Ci siamo. Ancora poche ore e si parte, anzi si ri-parte. La prima gara post lockdown sarà Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia. All’andata, una vita fa, terminò 1-1 con il rigore di Ronaldo al 90’ che pareggiò l’iniziale vantaggio rossonero di Ante Rebic. Si parte da un risultato non proprio agevole per il Milan che dovrà cercare di segnare per provare a passare il turno.
Sarà tutto diverso. Tre mesi di stop forzato hanno, ovviamente, mischiato tutte le carte e fare una previsione di che partita sarà è molto difficile. C’è il serio rischio di vedere un ritmo lento, una specie di amichevole estiva, quando esplori un nuovo mondo dopo tanto tempo. La spunterà chi sarà più in forma, chi ha fatto meglio i compiti a casa o, semplicemente, chi sarà più forte. Su questo la Juventus parte avvantaggiata, ma le variabili impazzite post Covid-19 saranno imprevedibili e potranno anche far ben sperare il Milan.
D’altro canto però, pure i rossoneri dovranno fare i conti con la condizione fisica e poi anche con altri, e ben più gravi, problemi. Tutto l’ambiente non naviga in acque tranquille e l’incontro/scontro di due giorni fa con Gazidis ha gettato benzina sul fuoco in una situazione già troppo complessa. Distrazioni, futuro in bilico, situazioni extra campo, si avvicina così Stefano Pioli alla super sfida che può valere una stagione.
Una partita difficile, forse la più difficile che il Milan potesse affrontare. All’Allianz Stadium, questa volta vuoto, bisognerà mettercela tutta, bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo. La storia dice che da quelle parti si vince poco, anzi mai. Da quando la Juventus ha come propria casa lo Stadium, il Milan non ha mai vinto. Ma non solo, per quello che concerne le partite di coppa, i rossoneri non battono la Juventus in Coppa Italia dal lontano 1985 (1-0 nel ritorno dei quarti di finale). Da quel momento in poi, in 13 sfide totali, otto successi bianconeri e cinque pareggi. Per questo sarà importante sfatare il tabù. Sbancare lo Stadium per svoltare una stagione. È questo l’obiettivo del Milan, un Milan con mille problemi, presenti e futuri ma che il campo, forse, potrebbe spazzare via.