HomeNewsSacchi: "Sarà una stagione che entrerà nella storia. Calendario del Milan difficile"

Sacchi: “Sarà una stagione che entrerà nella storia. Calendario del Milan difficile”

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha commentato così la prossima stagione e il calendario di Serie A del Milan. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul campionato: “Sarà il campionato più anomalo degli ultimi vent’anni. E potrà davvero succedere di tutto. Imprevedibile. Avranno un vantaggio quei giocatori che riusciranno ad adattarsi velocemente alle varie situazioni“.

Sul Mondiale: “Ci sono molti stranieri nel nostro campionato e questi, nella maggior parte dei casi, andranno via per il Mondiale. E il Mondiale, lo so bene perché l’edizione del 1994 non me la sono mai dimenticata, ti prosciuga, ti toglie energie, ti spreme come un limone. In quali condizioni torneranno questi giocatori? Nessuno può saperlo“.

Ancora sul campionato e Mondiale: “Mamma mia che tour de force! Vuol dire sette partite al mese, c’è il rischio di molti infortuni perché i ritmi sono aumentati. Di conseguenza anche per il Mondiale c’è un pericolo: che perda campioni, e dunque appeal“.

Ancora sulla prossima stagione: “Ci vogliono rose molto ampie e ci vogliono professionisti molto seri che conducano una vita corretta fuori dal campo. Non si può scherzare. Facendo un rapido calcolo un giocatore che arriva in finale al Mondiale gioca, approssimativamente, una trentina di partite in quattro mesi. E’ il caso di dirlo: ci vuole un fisico bestiale“.

Sulla stagione molto fisica: “Direi proprio di sì. Questa è una stagione per giocatori fisicamente forti, tosti. I muscoli saranno determinanti. Non più della testa, però, che è sempre la parte del corpo più importante: se s’infortuna quella lì, sono guai!“.

Su come combattere la fatica: “Conosco un solo metodo. Bisogna dividerla per undici, anziché farla sopportare soltanto a sei o sette. Quindi tutti i giocatori devono partecipare in fase attiva e passiva all’azione. Una volta, al fine del primo tempo di un derby che stavamo vincendo, Altobelli si avvicinò all’arbitro e gli disse: ‘Non è giusto, loro giocano in dodici o tredici…’. Non era vero: noi eravamo in undici, loro al massimo in sei o sette. Questa era la differenza tra il mio Milan e gli altri“.

Sul calendario del Milan: “Micidiale. Prima della sosta di settembre hanno sette gare di campionato. In casa: Udinese, Bologna, Inter e Napoli. In trasferta: Atalanta, Sassuolo e Samp. E in mezzo due turni di Champions proprio a cavallo del derby e della sfida contro il Napoli. Inizio da cuori forti“.

Su Juventus-Milan il 28 maggio: “Una gara tanto importante proprio in fondo alla stagione è un’incognita. Come ci arriveranno i giocatori? Saranno stanchi o avranno ancora birra nelle gambe?“.

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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