In un’intervista rilasciata a Il Mattino, Arrigo Sacchi, storico allenatore del Milan, ha parlato dello scudetto ad un passo dal Napoli e sul risultato delle due milanesi. Queste le sue parole: “Gli Azzurri hanno fatto un miracolone, all’inizio della stagione non c’era in giro nessuno che avrebbe scommesso su questo cammino straordinario del Napoli. Non so se Spalletti, come me, avrebbe mai pensato di raggiungere certi livelli. C’è sempre una correlazione tra la grandezze del sogno e quella del risultato”.
L’ex tecnico rossonero poi, ha parlato delle milanesi e della Juventus vittoriosi negli ultimi trent’anni: “Per avere le vittorie le componenti sono importanti. Il club con la sua storia e con la sua competenza viene prima di ogni cosa. Cuccureddu, quando ero nelle giovanili della Fiorentina, mi disse: ‘Se la squadra viola giocava a Torino, avrebbe vinto chissà quanti scudetti’. La Juve ha sempre imposto la sua potenza economica e quella organizzativa. L’avvocato Agnelli voleva conoscere la mia squadra prima di una gara al Comunale nel 1988. Berlusconi accettò, io invece tremai all’idea che il suo carisma ci avrebbe indebolito. Proprio per questo lo feci venire quando sapevo che la squadra era già in campo a fare riscaldamento. Agnelli entrò e trovò solo me e Berlusconi… ci rimase molto male ma non lo fece vedere. Dopo 17 anni tornammo a vincere a Torino”.
Sacchi poi, ricorda il gol di Giroud fatto al San Paolo: “Uno dei tre segnati al San Paolo il primo maggio 1988? Vero, me lo ha ricordato Galliani che mi ha scritto un messaggio. Ma per carità: noi giocammo quella gara 80 minuti in attacco, questo Milan no. Il mio ragionamento era semplice: se abbiamo noi il pallone, non ce l’ha Maradona.”
