HomePrimo PianoRomagnoli, che succede? Il capitano deve ritrovare la leadership perduta

Romagnoli, che succede? Il capitano deve ritrovare la leadership perduta

Una leadership perduta ma forse mai del tutto conquistata. Si può riassumere così la flessione di Alessio Romagnoli da capitano del Milan. Il difensore, ieri protagonista degli ennesimi errori che stanno ormai condizionando la sua carriera, ha bisogno di invertire la rotta e riprendersi in mano il “suo” Milan.

Errori che pesano specie se sei il capitano di questa squadra che, dopo le buone impressioni fatte nella prima parte di stagione, adesso sta un po’ deludendo. Certo, si vince e si perde in 11 e non è mai il singolo ad avere tutta la colpa, ma la recidività delle prestazioni sbagliate, mette Alessio sul banco degli imputati. Sempre in difficoltà con Lukaku – non un avversario facile – ma anche in altre situazioni, il capitano da un po’ di tempo a questa parte ha smesso di trasmettere fiducia ai tifosi e forse anche ai compagni.

Una fase difensiva che soprattutto nell’ultimo periodo è un po’ andata in tilt. I tre gol subiti dall’Atalanta, il rischio del pareggio a Bologna, il disastro di La Spezia e i due – quasi – regali alla Stella Rossa. Tutto questo prima del derby che tutti abbiamo ancora negli occhi. Undici gol in cinque partite non sono pochi. E non sono state poche neanche le critiche soprattutto ad indirizzo di Romagnoli che ci ha sempre messo la faccia ma che, da capitano, è il più esposto a questo tipo di responsabilità. Insieme, uniti. Come sempre, ha scritto così sui propri profili social il capitano rossonero dopo la sconfitta di ieri per caricare l’ambiente e cercare di rialzarsi dopo le difficoltà incontrate.

Milan: Alessio Romagnoli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Alessio Romagnoli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

SLIDING DOORS E SIMILITUDINI

Cercare di rialzarsi, tutti, ma anche e soprattutto lui. Il bersaglio principale. Una crescita non completata del tutto, anzi, bloccatasi un po’ di tempo fa. Continui passi indietro che lo mettono a rischio anche del posto da titolare. Con un Tomori che, per caratteristiche diverse, ha dimostrato di essere all’altezza del Milan, Romagnoli potrebbe anche non dormire sonni tranquilli. Il difensore arrivato dal Chelsea in prestito, quando è stato chiamato in causa, non ha deluso e nel derby di Coppa Italia si è distinto per rapidità ed aggressività contro gli attaccanti nerazzurri. Rapidità ed aggressività che sarebbero servite a Romagnoli su tutti.

Un pubblico diviso, tra contestazione ed incoraggiamento, che ricorda la non lontanissima vicenda di Riccardo Montolivo. Anche lui capitano ed anche lui spesso criticato per le sue prestazioni in campo. Il paragone con Romagnoli potrebbe reggere e non essere una particolare e semplice utopia. I due, molto amici anche fuori, potrebbero essere accomunati da un destino simile – ma senza voler esagerare – che al Milan è stato già vissuto. Serve dunque un drastico cambio di rotta, alla squadra ma anche e soprattutto ai singoli. Obiettivo riconquistare la leadership, Alessio, ora più che mai!

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