Su queste colonne lo abbiamo scritto talmente tante volte che sembra superfluo e quasi offensivo ripeterlo: il Milan è questo da inizio campionato e sarà questo fino a fine stagione. Umorale, capace di incredibili amnesie difensive (quarta peggiore difesa esterna della Serie A) e allo stesso tempo di proporre un arsenale offensivo di enorme livello. La partita contro il Sassuolo è stata tutto e il contrario di tutto e alla fine si torna da Reggio Emilia con un punticino buono solo a mantenere intatta la distanza dalla Juventus terza in classifica. E’ ovvio che nelle prossime tre, contro avversari di ben altra caratura rispetto ai neroverdi, bisognerà presentare tutt’altra veste, sia per tentare l’impresa di ribaltare la Roma in Europa League, sia per evitare che l’Inter faccia lo smacco totale di vincere lo scudetto nel derby, sia per blindare definitivamente il secondo posto dall’assalto della Juventus.
Tra i tanti temi emersi dal match in terra emiliana – alcuni positivi, molti altri negativi – quello sul quale ci vogliamo soffermare riguarda la situazione dell’attacco del Milan, in particolare nel ruolo di centravanti. Stante che non ci saranno dubbi su chi agirà sugli esterni – i soliti Pulisic e Leao – è quanto mai corretto fare una valutazione su chi dovrà guidare l’attacco rossonero nella sfida di giovedì all’Olimpico. Come visto tre giorni fa a San Siro, anche al Mapei Stadium è apparso lampante che Olivier Giroud sia quello più in difficoltà rispetto ai colleghi Luka Jovic e Noah Okafor relativamente alla condizione fisica.
E non potrebbe essere altrimenti, se si considera che a 37 anni inoltrati il centravanti francese ha sulle spalle, e nelle gambe, quasi tremila minuti giocati, frutto di quarantatré presenze tra club e Nazionale, di cui ben trentasei da titolare. Jovic e Okafor sembrano molto più in palla, tonici dal punto di vista fisico ed anche “affamati” nel cercare magari di conquistarsi la conferma in rossonero. Perchè, dunque, non puntare dal primo minuto all’Olimpico su Luka e Noah e magari tenersi Oli per il finale di gara, quando anche gli avversari saranno più stanchi? E’ chiaro che si tratta di una provocazione, anche perchè quasi sicuramente la maglia da titolare del Milan andrà al numero 9, però mister Pioli farebbe bene a farci un pensierino in questi quattro giorni…