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Nella notte di Halloween il Milan fa vedere le streghe alla Roma: Ibra-Kessie, espugnato 2-1 l’Olimpico

La notte di Halloween consegna un grande match di Serie A, quello tra Roma e Milan. All’Olimpico, i rossoneri scendono in campo per rispondere alla vittoria del Napoli a Salerno e riportarsi in vetta alla classifica; i giallorossi, dal canto loro, vogliono accorciare le distanze con i piani alti della classifica. Moduli speculari per Mourinho e Pioli, entrambi con il 4-2-3-1: nei laziali c’è Mkhitaryan e non l’ex El Shaarawy, nei lombardi Krunic e non Brahim Diaz, di rientro dal Covid.

Roma-Milan, primo tempo

Con la spinta degli oltre 50mila dell’Olimpico, parte forte la Roma: dopo due minuti, Vina sfonda a sinistra e serve l’accorrente Pellegrini, il cui sinistro però non inquadra la porta. Risponde subito il Milan, con una buona combinazione che libera al tiro Kessie: il sinistro del “Presidente” è però un po’ strozzato e termina largo. Al decimo, altra occasione per il Milan: gran cross di Calabria, Leao si inserisce con i tempi giusti, ma con il sinistro non riesce ad indirizzare il pallone nello specchio difeso da Rui Patricio. Pellegrini si dimostra il più pericoloso dei suoi: dopo un batti e ribatti, la palla arriva sul mancino del capitano giallorosso, la cui conclusione esce non di molto. Al sedicesimo, la palla del vantaggio capita sui piedi di Ibrahimovic: grande imbucata di Krunic per Zlatan, che con il sinistro da ottima posizione spara alto. Al venticinquesimo, però, lo svedese non sbaglia e porta il Milan in vantaggio: Leao guadagna una punizione sullo spigolo sinistro dell’area, alla battuta va, appunto, Zlatan Ibrahimovic, che calcia forte sul secondo palo, lasciando di sasso Rui Patricio e trovando il proprio 400° gol in tutti i campionati Nazionali e 150° in Serie A. A dieci dall’intervallo, grossa occasione per il raddoppio rossonero, con Karsdorp che si immola sul tiro di Leao, arrivato a tu per tu con Rui Patricio. Negli ultimi cinque minuti, la Roma prova ad alzare il proprio ritmo alla ricerca del pareggio prima dell’intervallo, ma riesce a produrre solo un paio di calci d’angolo, prontamente disinnescati dalla difesa del Diavolo. Diavolo che invece si rende pericoloso ancora da fermo: punizione molto simile a quella del gol, ma dal lato opposto: stavolta alla battuta va Theo Hernandez, che calcia sul palo del portiere, il quale però stavolta non si fa sorprendere. E’ l’ultima occasione di un primo tempo vibrante, che vede meritatamente il Milan avanti.

Roma-Milan, secondo tempo

Ad inizio ripresa, Mourinho si gioca la carta del giovanissimo attaccante Felix Afena-Gyan, classe 2003, al posto di Mkhitaryan, mentre Pioli conferma l’undici iniziale. Come nel primo tempo, il primo squillo è della Roma, ed è ancora di Pellegrini: il numero sette controlla ai venti metri, ma il suo destro è alto. Al cinquantesimo, gol annullato al Milan per questione di millimetri: Ibrahimovic scatta sul filo del fuorigioco e trafigge Rui Patricio, ma il VAR segnala la posizione irregolare dello svedese. Quattro minuti dopo, altro intervento del VAR: Maresca fischia un rigore per il Milan, per atterramento di Ibrahimovic da parte di Ibanez. Mazzoleni, forzando il protocollo, richiama l’arbitro napoletano all’on field review, al termine del quale Maresca non può che confermare la sua decisione iniziale. Sul dischetto si presenta Franck Kessie, che spiazza Rui Patricio e trova il raddoppio rossonero. Trovato il 2-0, Pioli toglie un Ibrahimovic monumentale ed inserisce Olivier Giroud. Al ventiduesimo, un episodio che può cambiare il match: Theo Hernandez, già ammonito e da tempo a rischio secondo giallo, atterra Pellegrini al limite dell’area e si becca il secondo giallo, costringendo i suoi a giocare per quasi mezz’ora in inferiorità numerica e guadagnandosi la squalifica per il derby. Grave errore di Pioli, che avrebbe dovuto sostituire il francese tempo prima. Girandola di cambi: Mourinho si gioca le carte El Shaarawy, Carles Perez e Shomurodov, mentre Pioli corre ai ripari inserendo Romagnoli, Bakayoko e Tonali e passando ad un 5-3-1 super abbottonato. La Roma approfitta dell’uomo in più per riversarsi in avanti: all’82° è provvidenziale l’intervento di Kjaer sulla linea a respingere il colpo di testa di Afena-Gyan. Il classe 2003 ha personalità e ci prova anche poco dopo, ma il suo tiro è centrale e trova un sicuro Tatarusanu a bloccare. Ancora bravo il portiere rumeno allo scoccare del novantesimo a disinnescare in corner il tiro di Mancini. Nel terzo dei sei minuti di recupero, Stephan El Shaarawy prova a far venire gli incubi ai suoi ex tifosi, trovando il gol che riapre la partita: il Milan è in apnea, e un minuto dopo è Tatarusanu a dover dire di no a Carles Perez. Con grande sofferenza nel finale, dunque, il Milan riesce ad espugnare l’Olimpico e riportarsi nuovamente in vetta in coabitazione con il Napoli.

Roma-Milan: Zlatan Ibrahimovic e Bryan Cristante (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Roma-Milan: Zlatan Ibrahimovic e Bryan Cristante (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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