Tra le tante voci di calciomercato che riguardano il Milan e che impazzano in questo periodo, una riguarda la trattativa che porterebbe al ritorno di Dalot in rossonero. Il terzino portoghese, classe 1999, ha chiuso la sua stagione milanista in crescendo ed ora i dirigenti rossoneri vorrebbero riportarlo a Milano anche per la prossima stagione. Idea questa che ovviamente piace anche a Stefano Pioli che ne ha apprezzato le qualità, l’impegno e la professionalità e vorrebbe averlo a disposizione anche per la prossima stagione che sarà ancora una volta piena di impegni. Maldini e Massara ci stanno provando e i contatti con il Manchester United, squadra che ne detiene la proprietà del cartellino, sono costanti e continui con la speranza di chiudere l’affare il prima possibile. L’idea della dirigenza rossonera è quella di chiudere con un prestito con diritto di riscatto, magari abbassando le richieste dello United, ricalcando un po’ la stessa formula con cui si sta discutendo con il Real Madrid per Brahim Diaz. Il ritorno di Dalot, però, anche se non è ancora cosa fatta, resta una delle priorità di questa sessione estiva di calciomercato per il Milan.
Ritorno di Dalot? Tanti pro e pochi contro
Nella stagione terminata ormai più di un mese fa, Stefano Pioli ha utilizzato Diogo Dalot in tre posizioni diverse. Terzino destro come alternativa a Calabria, terzino sinistro come prima alternativa a Theo Hernandez e, qualche volta a gara in corso, anche esterno destro alto come primo cambio di Saelaemaekers. Tutti ruoli in cui il portoghese ha dato il suo contributo, ma tutti ruoli che ha dimostrato di poter tranquillamente ricoprire. La sua duttilità, quindi, è il primo motivo per cui al Milan servirebbe il ritorno di Dalot. L’affidabilità è un’altra chiave di lettura importante. Il 22enne esterno lusitano non ha di certo brillato fin da subito, anzi, soprattutto all’inizio stagione ha sofferto il cambio di abitudini, squadra e campionato, ma anche una condizione fisica non ottimale viste anche le pochissime partite giocate nelle precedenti due stagioni allo United. Nella seconda parte di stagione, però, il suo rendimento è andato in crescendo e per il tecnico milanista era ormai un’opzione sicura ed affidabile in assenza di uno dei due terzini titolare. Pochi errori e molta attenzione in fase difensiva. Probabilmente avrà avuto poco coraggio e avrà spinto non tantissimo, soprattutto all’inizio, ma quando lo ha fatto ha di certo dimostrato di possedere anche una buona tecnica di base, soprattutto per cercare la conclusione o il cross.
Il ritorno di Dalot. Dopo l’Europeo bisogna chiudere in fretta
Dopo aver disputato la fase finale dell’Europeo Under 21 da protagonista, Diogo Dalot è stato ripescato e convocato dall’allenatore della nazionale maggiore, in sostituzione di Cancelo colpito dal Covid, per disputare anche l’Europeo dei grandi. L’ex terzino rossonero ha giocato gli ultimi 10 minuti nella terza e ultima gara del girone contro la Francia, ma soprattutto è stato scelto da titolare per l’ottavo di finale contro il Belgio. Una gara importantissima, sicuramente la più importante di tutta la carriera (fin qui) per Diogo. Il ragazzo, però, non ha minimamente sentito la pressione, ha giocato con grande sicurezza, garantito affidabilità e, al netto di qualche errore in fase di disimpegno, è stato una spinta costante dal suo lato di competenza. Una vetrina sicuramente importante che, unita alla sua ancora giovanissima età e agli ampi margini di miglioramento di cui possiede, potrebbero ingolosire eventuali rivali del Milan per il suo acquisto. Magari potrebbe ripensarci lo stesso United e cercare di trattenerlo. Per questi motivi il ritorno di Dalot deve essere perfezionato il prima possibile ed ora che anche Junior Firpo (eventuale alternativa a Theo sulla sinistra, ruolo che comunque Dalot ha dimostrato di poter ricoprire tranquillamente) è sfumato, bisogna non attendere troppo per evitare eventuali beffe.
