Un cambio di mentalità, di cui abbiamo già ampiamente parlato, ha portato i tifosi del Milan a non accontentarsi mai. Non accontentarsi di un (quasi) secondo posto, non accontentarsi di Pioli, non accontentarsi di un posto in Champions, e non accontentarsi di un allenatore qualunque come prossimo nome per la panchina.
Proprio quest’ultimo passaggio rappresenta la chiave dell’ultima, grande, mancanza di rispetto verso il Milan. Che stanno diventando tante. Il quotidiano spagnolo Marca si è scagliato contro i rossoneri e contro la scelta – a detta loro – di aver ascoltato i tifosi interrompendo ogni trattativa con Lopetegui. L’#Nopetegui ha spopolato sui social e la dirigenza rossonera ha deciso di fare un passo indietro temendo ripercussioni e malumori da parte dei tifosi per una scelta che non era gradita. Dalla Spagna piovono grosse critiche con tanto di profezie e sguardi al passato.
“I grandi club non cedono ai ricatti dei tifosi, il Milan vive del suo passato”, così il quotidiano etichetta una società non pronta a prendere decisioni drastiche. Ma non solo “sono finiti i tempi in cui Berlusconi collezionava crack con il libretto degli assegni” con un elenco dei giocatori di anni fa e degli ultimi anni, non proprio sulla stessa lunghezza d’onda, a rimarcare e porre l’accento su un periodo glorioso ed un altro non proprio idilliaco. E in ultimo si lasciano andare in un “la scelta finale per il Milan finirà sicuramente per essere peggiore di Julen”. Solo Conte e Sarri infatti, per gli spagnoli, sono i nomi degni di nota e con un curriculum migliore di quello di Lopetegui. Per il resto il Milan prenderà un allenatore sicuramente inferiore come status a quello dello spagnolo
Una totale mancanza di rispetto verso quella che, come scrivono loro stessi, è una squadra così grande che è la seconda dopo il Real Madrid ad aver vinto più Champions League. Una mancanza di rispetto per un club glorioso che ha fatto la storia del calcio e che se per una volta decide di ascoltare il proprio popolo non fa nulla di male, anzi.
Se lo slogan preferito di tanti è “il calcio è dei tifosi”, sponsorizzato bene ai tempi della minaccia Superlega, allora anche qualche scelta può far riferimento a quelli che riempiono gli stadi e che seguono ovunque la propria squadra del cuore. Alcune volte con vicinanza, altre volte con più distacco – vedi Milan-Genoa – ma mai senza passione. Ben venga un Milan unito ai propri tifosi. Magari anche con qualche scelta condivisa. Insieme si può andare più lontano. Con buona pace della stampa spagnola che si sa, come ognuno, deve portare acqua al proprio mulino.