Il quotidiano Il Fatto Quotidiano svela degli importanti retroscena sulla riforma che la FIGC sta studiando per il calcio italiano. Il quotidiano è arrivato in possesso di un documento ufficiale stilato dall’azienda di consulenza e revisione Deloitte, in cui il punto di partenza è il taglio nel numero delle squadre professionistiche, che dalle cento attuali arriverebbe ad ottanta, intervenendo però solo sulla C, cancellata anche come entità politica: ci sarebbe, infatti, l’addio alla Lega Pro, che confluirebbe nella Lega B. La Serie A continuerebbe a pesare per il 12% ma con un 6% attribuito alla femminile e quindi in tutto al 18%, la B il 12%, i Dilettanti il 30%, calciatori e allenatori rispettivamente il 19% e il 9%, arbitri il 2%.
Nessuna menzione, nella riforma della FIGC, di una Serie A a 18 squadre, e le retrocessioni diventerebbero due dirette e una tramite spareggi tra terzultima e quartultima di A e terza e quarta di B. Dimezzato il paracadute per le retrocesse: dai 60 milioni di euro attuali a 30. Nuova formula pure per la Coppa Italia, che sarà allargata a tutti i club professionistici.
Prevista, inoltre, una revisione dei requisiti economico-finanziari: controlli COVISOC raddoppiati (da due a quattro ogni anno) e nei quali saranno inclusi anche i budget, e non soltanto l’indice di liquidità come parametro per il patrimonio netto, che ora dovrà essere per forza positivo. Infine, previsto l’aumento di giocatori cresciuti nel proprio vivaio, dai quattro attuali a sei e incentivi per le seconde squadre.