19 gennaio 2020, sembra essere passata una vita ma in realtà sono passati soltanto due anni. Due anni lunghissimi, forse tra i più difficili in assoluto. Due anni in cui sono successe tante cose. Parlando di calcio, il 19 gennaio 2020 a San Siro si giocò Milan-Udinese. Risultato 3-2. Una partita pazza che fece scoprire ai 56 mila spettatori (ancora il Covid era soltanto una suggestione) un nuovo giocatore: Ante Rebic. L’animale del girone di ritorno.
Milan-Udinese apriva infatti il nuovo girone ma soprattutto la crescita esponenziale di Pioli e dei suoi ragazzi. A Rebic, subentrato nel secondo tempo, bastarono due minuti per trovare il primo gol in rossonero e presentarsi – in realtà era a Milano da settembre ma in pochi se n’erano accorti – al suo nuovo pubblico.
Una partita pazza, dicevamo, fatta di continui ribaltamenti di fronte. Al vantaggio iniziale friulano risponde proprio Rebic ad inizio ripresa, Theo Hernandez completa la rimonta ma Lasagna all’85’ gela San Siro con il gol del 2-2. Sembra l’epilogo di un’altra amara vittoria mancata ma Rebic non ha completato la sua opera. A 30 secondi dalla fine con il sinistro riesce a freddare Musso e ridare vita ad un San Siro già rassegnato.
Da lì inizia una vera e propria nuova vita per il croato. Dopo quella doppietta diventa l’uomo in più di Stefano Pioli e mette a referto altre 9 reti arrivando in doppia cifra, non un risultato facile da raggiungere per gli attaccanti del Milan. Una delle sue vittime preferite è la Juventus, proprio la prossima avversaria del Milan. Il suo unico gol in questo campionato proprio contro i bianconeri. Che possa ricominciare da dove aveva terminato? Per Ante Rebic i presupposti ci sono tutti…
