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Rafa, che succede? Leao il più penalizzato. Tra campo e mercato ora che si fa?

Doveva essere il suo ruolo preferito, come da lui stesso, e da Pioli, dichiarato. E forse lo è davvero, ma ancora nessuno lo ha notato, anzi. Rafael Leao è risultato essere il più penalizzato dal cambio di modulo. Lo dicono i numeri. E anche l’atteggiamento.

Certo, il non essere dentro la partita dal 1’ al 90’ è sempre stata una delle sue caratteristiche principali, spesso appariva spento, svogliato, che passeggiava per il campo. Ma poi la luce. Ad intermittenza si accendeva e faceva la differenza. Una manciata di minuti su 90 gli bastavano. E quando succedeva non ce n’era davvero per nessuno. Strappi, dribbling, corse, assist ed anche qualche gol – mai stato il suo forte – ma che arricchiva le sue giocate e che il tutto, nell’insieme, ha portato al Milan il diciannovesimo scudetto.

La palma di MVP della scorsa stagione parla chiaro, gli 11 gol e 10 assist pure. Una storia da protagonista anche in Europa ancora da scrivere ma a buon punto con il quattordicesimo posto nella classifica generale del Pallone d’Oro. Tutti numeri che in questi mesi hanno coronato la – seppur al momento breve – carriera di Rafa. Tutti numeri che in un biglietto da visita evidenziavano in calce quello che è (o è stato?) e quello che può diventare. La consacrazione che sembrava stesse per arrivare.

LEAO, CHE SUCCEDE?

Poi il blackout. Difficile da capire cosa sia successo, difficile da interpretare. L’involuzione però è inquietante. Un po’ come tutto il Milan. E non è un caso. Se si spegne il più forte, fanno fatica tutti. Il cambio di modulo doveva dargli più libertà, la nuova collocazione tattica gli avrebbe dovuto permettere di svariare su tutto il fronte offensivo.

A sinistra, a destra, al centro. Non più un’unica corsia ma un campo intero per fare bene. Per fare la differenza. In teoria. In pratica però, la cosa non è mai accaduta. Il gol manca esattamente da due mesi. A Lecce, un tiro comunque non irresistibile che ha messo fuori causa il portiere, l’ultima marcatura di Rafa. Poi i disastri in Supercoppa, Lazio, Sassuolo e poi il cambio tattico. Una scelta drastica che sin da subito ha portato i frutti sperati.

Per tutti ma non per Rafa. Qualche guizzo qua e là ma nessuna giocata degna veramente di nota. Nessuna giocata degna veramente di Rafael Leao. Il cambio di rotta all’interno del suo stile di gioco è un qualcosa di inspiegabile più della mancanza di gol e di assist. Il non puntare più l’uomo, il non giocare più sulla fascia ma cercare sempre di accentrarsi e arrivare al tiro, non la sua migliore caratteristica.

Perché? Rinunciare all’unica arma offensiva che davvero faceva la differenza nel deserto dell’attacco rossonero è una scelta davvero incomprensibile. Sì, perché di scelte stiamo parlando. È inimmaginabile il fatto che Leao non sappia più cosa fare in campo. È inimmaginabile che Leao ad un tratto non sappia più fare la differenza come la faceva prima. Neanche con qualche isolato strappo. Cosa è successo? La domanda da un milione di dollari a cui nessuno per ora sa dare una risposta.

Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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