Christian Pulisic è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco come l’americano ha voluto spegnere le polemiche sulla sua rete contro il Genoa.
Questa sera gara amichevole contro la Germania: “La sfida con una squadra importante come la Germania rappresenta un test molto importante per noi. Lo affrontiamo con tanta fiducia, vogliamo vincere“.
A Genova una gara complicatissima: “Una partita veramente folle. Non mi era mai capitato di vedere un compagno andare in porta a sostituire il portiere espulso. È successo un po’ di tutto in quei minuti finali, peraltro la partita sembrava non finisse mai“.
Non doveva esserci Giroud in porta: “Si, io ho dato la mia disponibilità, ho detto ai compagni che sarei potuto andare io tra i pali. Poi anche Giroud ha chiesto di andare in porta e l’allenatore dei portieri, considerato anche la sua statura, ha pensato che fosse la scelta migliore. Credo che me la sarei cavata se fosse toccato a me ma è stato meglio così, alla fine Oliver è stato straordinario“.
E quel gol che sembra irregolare: “Quelle situazioni sono sempre snervanti, poi dopo un po’ inizi a essere pessimista e pensi che arriverà un epilogo negativo. Questa volta è andata bene. A mio avviso comunque è stata una decisione giusta. Ho controllato il pallone con il petto ed è scivolato sull’ascella, ma non l’ho colpito con il braccio. Da regolamento non è fallo. Quando ho segnato non ho nemmeno pensato che ci potessero essere problemi, alla fine è stato giusto convalidare il gol“.
Come si trova a Milano: “Davvero benissimo, sono veramente felice. Sto iniziando a conoscere la cultura italiana ed è tutto molto bello, i tifosi poi sono straordinari. Mi hanno subito fatto sentire a casa, il loro supporto è fondamentale e mi sta dando tantissimo“.
I compagni che lo hanno aiutato ad ambientarsi: “Un po’ tutti ma in particolare devo ringraziare giocatori come Tomori e Giroud, ragazzi che conoscevo già dal Chelsea, che mi hanno dato i consigli giusti per calarmi al meglio in questa nuova realtà“.
Su Musah: “Sono fortunato ad avere in squadra un compagno di nazionale come Yunus. A dire il vero, con Team Usa alla fine ci si vede di rado, per cui è stato bello avere la possibilità di instaurare un rapporto di grande amicizia fuori dal campo“.
L’impressione su Pioli: “Bellissima. È un ottimo allenatore, oltre a essere una persona di grande spessore. Ti stimola a dare il massimo senza farti sconti ma è pronto anche a rincuorarti e ad aiutarti quando sbagli. Sento la sua fiducia ed è qualcosa di fantastico per un giocatore. Sono davvero contento di averlo come allenatore“.