Niente da fare: altra partita, altro 0 nel tabellino che segnala le reti del Milan. I rossoneri non riescono a sbloccarsi in Champions League: non lo fanno da esattamente 497 minuti e non era mai successo nella storia. L’ultima è arrivata a Napoli nel ritorno dei quarti di finale della scorsa stagione: fu Giroud a siglare il gol del momentaneo vantaggio.
Sul banco degli imputati c’è Rafael Leao, colui che è sempre chiamato ad incidere, che sia una sfida contro una “piccola” in Serie A o un big match, italiano ed europeo. Anche ieri sera a Parigi non è riuscito a trovare la via della rete nonostante alcune potenziale occasioni e due tiri dalla distanza che non hanno trovato la porta. La Gazzetta dello Sport titola: “Rafa non fa mai male“. Non segna da un mese, da 6 partite. Di seguito le valutazioni dei quotidiani odierni sulla sua prestazione di ieri.
Gazzetta dello Sport, 5,5: “Bicchiere pieno: l’unico del Milan pericoloso, come sempre. Bicchiere vuoto: poco cattivo negli ultimi 20 metri, non prende quasi mai la porta“.
Tuttosport, 5: “Se Mbappe è un killer, lui è un agnellino. Le cose migliori il Milan le fa grazie alle sue sgasate, ma sotto porta serve altro“.
Corriere dello Sport, 5: “È l’unico che spaventa davvero i difensori del PSG, ma ancora una volta gli manca completamente la concretezza. In Champions capita troppo spesso ormai, come dimostrano i soli 2 gol segnati“.
Corriere della Sera, 5,5: “Un’altra grande notte ad aspettarlo, un’altra mezza delusione. Vero che è l’unico del Milan a rendersi pericoloso, a mettere in ansia Gigio, ma deve fare di più, molto di più. Se vuole centrare il salto di qualità, si riguardi la partita di Mbappé: l’istinto del killer fa sempre la differenza“.
Repubblica, 5,5: “Veroniche e dribbling da cartolina, però il consuntivo è magro“.
L’Equipe, 3: “Tenta molte cose e a volte ci riesce, ma non prova mai quello che dovrebbe, e ogni volta che prende la palla diventa quasi fastidioso. Con il passare dei minuti si è dimenticato di avere dei compagni a cui poter passare, e questo è un peccato“.