La squalifica di Tomori – l’unica brutta notizia della netta e meritata vittoria ottenuta dal Milan in casa della Roma prima della sosta – non starà facendo dormire sonni tranquilli a mister Stefano Pioli, che in queste due settimane di sosta causa impegni delle Nazionali sta studiando al meglio possibile come contrapporre al meglio la sua difesa a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, due degli attaccanti più in forma della Serie A. Del resto, quelle difensive sono alchimie molto particolari che vanno trovate nel tempo. L’idea di partenza è molto probabilmente quella di schierare la coppia Kalulu-Thiaw, con il tedesco dirottato sul centrosinistra nel posto solitamente occupato da Tomori.
Il problema è che nelle ultime ore – dopo le noie fisiche di Theo Hernandez e Giroud in Nazionali – è arrivata un’altra notizia poco edificante: proprio Pierre Kalulu ha riportato un problema muscolare che lo mette in dubbio per il derby di sabato. Problema che si è palesato durante gli allenamenti di questi giorni a Milanello, visto che il difensore non è stato convocato in Nazionale. I rossoneri torneranno a lavoro martedì, giorno dal quale si inizieranno a capire più nel dettaglio le condizioni dell’ex Lione, che, se non ce la facesse, “costringerebbe” di fatto Pioli a schierare Simon Kjaer, visto che l’unica alternativa sarebbe nel ventenne neoarrivato argentino Pellegrino. Una differenza non da poco, considerate le caratteristiche diametralmente opposte del giovane francese e dell’esperto danese.
Milan, contro la ThuLa servirà l’aiuto di tutti
A questo punto, diventa ancora più chiaro che, a fronte di due attaccanti completi come quelli nerazzurri, in ogni caso i rossoneri dovranno difendere bene di posizione, facendo estrema attenzione ai movimenti degli attaccanti di Inzaghi, in particolar modo proprio a Thuram, che ama andarsi a cercare spazi in profondità e, se seguito dal diretto avversario, potrebbe liberare spazi in mezzo per gli inserimenti dei centrocampisti. Occhio anche a non andare in difficoltà sul lato di destra, dove Pulisic è meno adatto alla fase di copertura rispetto ai suoi predecessori Saelemaekers e Messias, e Dimarco potrebbe quindi trovarsi spesso nell’uno contro uno con Calabria.
Proprio il capitano del Milan non è solo più un cursore di fascia, ma spesso viene accentrato diventando un regista aggregato, un mediano difensivo, o una mezzala creativa. Servirà anche una grossa mano dal centrocampo, con Krunic e Loftus-Cheek che dovranno aiutare i compagni della retroguardia. Anche perchè la sensazione è che, dietro tutta questa tattica, Inzaghi e Pioli si sfideranno faccia a faccia senza risparmiarsi. Un “calcio europeo” che mai come quest’anno ha fortissimi connotati milanesi…