Ignazio Abate ha rilasciato un’intervista nel post di Milan-Genoa ai microfoni del club rossonero. Di seguito le parole di Abate:

Sulla partita: “Abbiamo vinto una partita sporchissima, sporchissima perché sono una squadra molto fisica, che stava dietro la linea della palla e ripartiva molto bene. Noi eravamo in controllo della palla ma era difficile trovare varchi contro una squadra molto aggressiva su un campo veramente brutto. Per i ragazzi non era facile, è stata la quinta partita ogni 3 giorni, di cui due sono state da dentro o fuori e con un grosso dispendio di energie ma abbiamo vinto. Questa è una vittoria del gruppo, i cambi sono stati decisivi perché sono entrati con una grande mentalità, hanno portato freschezza e qualità ed è uscito fuori il cuore della squadra, che ci teneva ad ottenere questi 3 punti”.

Su cosa vuole dire ai giocatori: “Faccio i complimenti ai ragazzi perché non era semplice dopo due sconfitte in campionato. Abbiamo superato il turno di Coppa Italia e in campionato siamo nel pieno del calderone delle squadre in lotta per i playoff, siamo dentro anche in Youth League. Sono orgoglioso dei miei ragazzi: le partite si fanno sentire, non è semplice, dobbiamo tenere botta per due settimane. Abbiamo qualche infortunato da recuperare, abbiamo qualche giocatore che è stato in prima squadra, qualche altro lo è ancora, che per noi è un orgoglio. Vedere dei ragazzi in prima squadra è come se avessimo già vinto. Sappiamo che ci sarà da soffrire, però se abbiamo questo spirito sicuramente qualche emozione ancora la vivremo”.

Sulle qualità del gruppo: “L’unione, la mentalità per come lavorano in settimana e l’ambizione. E’ un gruppo veramente sano, con dei valori importanti. Oggi sono contento di averla vinta così perché è stata una partita sporca, i 20-25 minuti del secondo tempo le squadre non ne avevano più ma noi siamo rimasti in piedi nonostante sia stata la quinta partita in pochi giorni. Loro hanno pagato gli ultimi 20 minuti, la nostra voglia di non cedere è stata determinante per vincere, questo per un allenatore è un segnale troppo importante che ci fa riflettere. Ora vediamo solo i lati positivi, ma ce ne sono anche di negativi: dobbiamo cercare di non concedere un gol così semplice, non possiamo allungarci e perdere le distante, dobbiamo diventare più cattivi in alcune situazioni, ma alla lunga ne siamo usciti vincitori”.