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MP GRAPHIC – Porto-Milan lascia ancora delle speranze di qualificazione? Si guarda… l’Atalanta

Porto-Milan di ieri sera, terminata con la sconfitta dei rossoneri per 1-0, con una rete che, probabilmente, non era da convalidare, lascia con un bilancio alquanto negativo: 3 gare, 3 sconfitte. Non era mai accaduto nella storia dei rossoneri, un risultato così deludente. L’ambiente Milan, ora di pone due quesiti:
C’è qualcosa di positivo da estrapolare da queste prestazioni?
La qualificazione è ancora possibile?

L’analisi
La squadra, per tutti i 90’, è parsa in apnea. Costantemente imbucata alle spalle, seconda su ogni pallone, e incapace di gestire spazi e tempi di gioco. Troppe le difficoltà riscontrate, soprattutto nel secondo tempo, quando la squadra di Pioli è stata totalmente annullata dai portoghesi. Poca la qualità, e ancor di più la presenza fisica. Hanno pesato, e tanto, le assenze di Theo Hernández e Brahim Diaz, più di tutte. Il primo, in fase di spinta, perché Ballo-Touré non ha praticamente mai messo in crisi la difesa avversaria, mentre il secondo, semplicemente, non puo’ essere sostituito da Krunić, almeno non in queste gare così importanti. Troppi tempi di gioco persi, soprattutto nel primo tempo, quando il Milan sembrava riuscire a superare la prima fase di pressing, per poi incunearsi verso l’area avversaria, con i loro difensori in palese difficoltà, ma l’ultima giocata era sempre sbagliata. Leao, tra i migliori nel primo tempo, costretto a partire a 60 metri dalla porta avversaria, e nonostante ciò, l’unico a creare occasioni pericolose. Con Saelemaekers sottotono, e Krunić impalpabile, ecco che le azioni pericolose del Milan, sono due in tutta la gara. Troppo poco, soprattutto se il peso specifico del match è così alto, e andare via da Oporto con i tre punti, avrebbe permesso al diavolo di riaprire clamorosamente il girone, soprattutto con la sconfitta dei Colchoneros, in casa, contro il Liverpool.

Milan: Theo Hernandez, Brahim Diaz e Sandro Tonali (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez, Brahim Diaz e Sandro Tonali (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

 

In ogni caso, c’è qualcosa di positivo, soprattutto nel l’atteggiamento. La squadra, seppure in maniera confusa, non ha mai mollato. La difesa ha stretto i denti, e sono da apprezzare i salvataggi in extremis di Kjær e Tomori, sui tiri a botta sicura dei portoghesi. Bennacer onnipresente, l’unico a lottare su ogni pallone, così come Tonali, con la sua sostituzione che ha pesato forse più di tutte. L’ingresso di Bakayoko non ha assolutamente giovato, perché in francese non ha per nulla fatto bene, perdendo palloni a volte sanguinosi.
È sicuramente un gettone in più in Champion’s per i giovani rossoneri, che dovranno acquisire esperienza da questa partita.

Il Milan, come tutti sanno, è una società gloriosa, la seconda per Coppe dei Campioni conquistate, e non deve, di certo, imparare da nessuno. Ma in questo caso, se proprio c’è da prendere spunto, per non buttarsi giù, soprattutto nel morale, il miracolo Atalanta, nella stagione 2019/20, potrebbe lasciare ben sperare. I bergamaschi, così come il diavolo, non conquistarono alcun punto nelle prime tre gare, al loro esordio in Champions, salvo poi riuscire a qualificarsi con 7 punti, nonostante sconfitte roboanti contro Manchester City e Dinamo Zagabria.
E finché l’aritmetica non metterà il Milan ufficialmente fuori dai giochi, è giusto tentare una qualificazione che sarebbe incredibile. I rossoneri dovranno cercare di conquistate 3 vittorie su 3, e lottare fino alla fine, nonostante un girone complicatissimo già dal principio.

E’ dunque ancora presto per i bilanci definitivi, ma la squadra non può mollare proprio adesso, dopo aver finalmente ritrovato la competizione più prestigiosa a distanza di così tanti anni. I tifosi, l’ambiente rossonero, continuerà a sostenere i ragazzi, fino all’ultimo secondo.

 

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