Non è una partita da dentro o fuori, perchè siamo solo alla terza giornata, ma se Porto e Milan vogliono coltivare speranze di passare la fase a gironi della Champions League, sono obbligate a fare il bottino pieno nel match del Do Dragao. Pioli – con ben dodici indisponibili tra infortunati, squalificati e giocatori non presenti in lista UEFA – schiera il miglior undici possibile, con Kjaer che torna al centro della difesa, Ballo-Toure preferito a Kalulu e Giroud centravanti. Conceicao si schiera con un offensivo 4-2-4, con Otavio e Diaz ai lati di Evanilson e Taremi.
Porto-Milan, primo tempo
Il ritmo sul terreno di gioco del Do Dragao è subito infernale, con le squadre che partono a mille ed al quinto minuto c’è già una grande occasione. Luis Diaz va al tiro dai 20 metri, incrociando il destro e trovando il palo pieno alla destra di Tatarusanu. I padroni di casa hanno tanta qualità in avanti e attaccano con velocità la porta rossonera: al 18° ci prova Taremi che apre il piattone, ma la palla non gira abbastanza. Un minuto dopo, occasione anche per il Milan: replay del primo gol di sabato contro il Verona, Leao crossa per Giroud che stavolta di testa colpisce male e la difesa portoghese allontana. A metà del primo tempo, ancora Taremi pericoloso: arriva per primo su un calcio di punizione di Olivera, e di testa non inquadra la porta di poco. L’iraniano è il giocatore più pericoloso dei suoi: al 28° controlla palla dentro l’area e cerca il palo lontano, con la palla che termina a lato non di molto. A due dall’intervallo, combinazione Calabria-Saelemaekers sulla destra a liberare il cross del belga: a centro area, Giroud anticipa il diretto marcatore ma il colpo di testa del francese è centrale e facile preda di Costa. Nel primo minuto di recupero, si immola Bennacer su un tiro da ottima posizione di Otavio: è l’ultima occasione del primo tempo, che si conclude sul punteggio di 0-0
Porto-Milan, secondo tempo
La ripresa inizia ancora con il Porto che spinge in avanti, sempre con il solito Taremi: l’iraniano ruba palla a Tomori e si accentra, ma il suo sinistro non è preciso e si spegne sul fondo controllato da Tatarusanu. Il Milan è in bambola, non riesce ad uscire dalla sua metà campo e il Porto prende fiducia: al decimo ci prova Uribe dalla media distanza, ma la sua rasoiata è larga. Pioli vede i suoi in difficoltà, ed in un sol colpo inserisce tre giocatori: è il tredicesimo dentro Romagnoli, Kalulu e soprattutto Zlatan Ibrahimovic al posto di Tomori, Ballo-Toure e Giroud. Al ventesimo, il forcing del Porto si concretizza nel vantaggio, viziato però da un nettissimo fallo di Taremi su Bennacer: la palla arriva sui piedi di Diaz, che trova l’angolino lontano e batte Tatarusanu. Il gol subito purtroppo non ridesta il Milan, che non riesce ad arrivare praticamente mai dalle parti di Diogo Costa, ed il Porto non ha alcun problema a tenere palla facendo correre a vuoto i rossoneri. A dieci dalla fine, Pioli si gioca anche la carta Daniel Maldini al posto di Krunic. Nell’ultimo quarto d’ora, recupero compreso, l’unica chance che il Milan riesce a crearsi, è un tiro di Calabria che termina nettamente largo. Brutto stop per i ragazzi di Pioli, che restano a quota zero complicando maledettamente non solo il passaggio del turno, ma anche il terzo posto che significherebbe Europa League.