Una settimana davvero complessa e tormentata quella che sta vivendo il Milan dopo l’eliminazione dall’Europa League per mano della Roma giovedì scorso. A poche ore dal derby di Milano che potrebbe sancire la vittoria dello Scudetto dei nerazzurri, le voci in Casa Milan dell’addio di Pioli a fine stagione ormai sono sempre più concrete e anche tra gli addetti ai lavori le certezze sono sempre più evidenti.

La stagione del Milan è stata caratterizzata da alti e bassi, purtroppo al momento con più bassi che alti. Poche le certezze che mister Pioli ha saputo dare alla squadra durante quest’annata più difficile del previsto, un’annata che la società ha comunque definito di “transizione”, ma che ha evidenziato e fatto emergere parecchi limiti, sia tattici che tecnici.

Approfondendo l’aspetto tattico, è evidente la difficoltà della squadra quest’anno nell’aver un filtro a centrocampo che compattasse la fase offensiva con quella difensiva. L’acquisto di calciatori come Reijenders e Loftus-Cheek ha portato tanto qualità in fase offensiva, testimoniata dal grande apporto che, soprattutto l’inglese, hanno saputo dare in zona gol. Il reale problema è stato però quello di non avere un calciatore di interdizione in grado di recuperare palloni e far ripartire l’azione, dando così una maggiore copertura alla difesa che più volte si è vista essere completamente scoperta e lasciata in balia delle sortite avversarie.

Un calciatore con quelle caratteristiche avrebbe potuto essere Bennacer che, a causa del lungo stop che ha avuto, non è mai riuscito a rientrare a pieno regime e le ultimissime prestazioni davvero deludenti lo dimostrano. Reijnders, invece, è stato fin qua l’unico calciatore del centrocampo rossonero che ha garantito una certa costanza nelle prestazioni. Lo stesso Loftus, infatti, è mancato per lunghi tratti, non riuscendo ad incidere, così come sta avvenendo negli ultimi impegni. Adli, invece, si è dimostrato un’ottima riserva da inserire sia da titolare e sia a partita in corso, ma anch’egli ha mostrato alcuni limiti tecnici durante partite con un ritmo più sostenuto.

Per quando riguarda Musah, invece, lo statunitense ha mostrato di avere qualità interessanti, soprattutto nel creare la superiorità numerica in avanti saltando l’avversario, ma la non chiarezza del suo ruolo in campo ha contribuito a renderlo un calciatore disordinato tatticamente. Inoltre, non è mai stato impiegato in fase di interdizione e soprattutto ha visto il campo davvero in poche occasioni.

Lo scenario che si prospetta è quindi quello di un reparto di centrocampo da rifondare e sul quale, ad oggi, l’unica certezza sembra essere Reijnders, con un Loftus-Cheek a corrente alternata e Adli che rappresenta una buona alternativa. Si deve ora attendere la fine della stagione per osservare le mosse che la società intenderà fare, sia per quanto riguarda la panchina e sia per quanto riguarda la rosa stessa.