Queste le dichiarazioni di Stefano Pioli ai microfoni di DAZN dopo il match tra Udinese e Milan, terminato 3-1 in favore dei bianconeri:
“La partita cambia sia quando prendi il secondo che il terzo gol. Non abbiamo cominciato bene e neanche interpretata bene Abbiamo giocato un calcio poco intenso. facciamo le cose a metà intensi si e intensi no. Andare negli spogliatoi col pareggio sarebbe stato importante mentalmente ma così non p stato. C’era l’opportunità di recuperare ma non abbiamo giocato una partita di livello”.
Sul sistema di gioco: “Non è colpa del sistema di gioco, quello bisogna interpretarlo. Non siamo partiti con la giusta intensità, arrivavamo sempre secondi. L’Udinese non ha palleggiato ma giocava sugli attaccanti, che hanno vinto duelli. Noi dovevamo fare meglio con la palla, salire ed accompagnare di più il gioco offensivo. Questo ci ha impedito di essere una squadra compatta, e così anche senza palla sei meno aggressivo”.
Dopo il pareggio eravamo addirittura in superiorità e gli abbiamo permesso di entrare in area con facilità. È un problema d’attenzione, ma se è questo significa che ho lavorato male io questi giorni perché non ho fatto capire quanto sia importante la partita. Arrivare in Champions è troppo importante. Sono troppe le cose che stasera non hanno funzionato: non ho fatto un gran lavoro, non mi sono spiegato bene, e quindi dovremo fare meglio. Non abbiamo giustificazioni e non le vogliamo. Ci guarderemo dentro per lavorare meglio per fare prestazioni più consone alle nostre qualità
Su Leao: “Che Leao sia importante lo sappiamo, non abbiamo mai vinto le partite per merito di un singolo. Le abbiamo vinte perché il collettivo si muoveva in maniera armoniosa e intensa, così come fatto fino a dieci giorni fa”.