Il giorno in cui Stefano Pioli supera Gennaro Gattuso nella classifica degli allenatori più longevi dall’era Massimiliano Allegri, è quello che combacia con la vigilia di una sfida importantissima per il Milan. Il match al Tardini contro il Parma, fondamentale per ripartire con una vittoria dopo la brusca frenata causata dalla Sampdoria lo scorso sabato tra le mura di San Siro. Eppure, tra Pioli e Gattuso – in versione allenatori del Milan – nel corso di questi due giorni, c’è davvero tanto in comune.

GATTUSO A PARMA, QUEL PAREGGIO CHE COSTÒ L’ACCESSO IN CHAMPIONS 

Ventiquattro aprile 2019, Stadio Tardini, match ostico delle 12.30. Il Milan di Rino Gattuso lanciato verso la possibilità di centrare l’obiettivo Champions League, a sei giornate dalla fine del campionato, interrompe il proprio cammino contro il Parma di D’Aversa. I rossoneri, da lì fino al termine della stagione, non devono fare altro che vincere tutte le partite per rimanere al quarto posto e tornare a giocare la competizione più importante di tutte.

Quella partita, va a tramutarsi in un vero e proprio calvario dall’inizio alla fine, dettato da gioie e illusioni, che incanalano la stagione verso un triste epilogo. Dopo una prima frazione di gioco rivedibile, il Milan torna in campo nel secondo tempo con uno spirito diverso e riesce a sbloccare il match al minuto 70 grazie ad un bel colpo di testa di Castillejo, che sembra scacciare i fantasmi e le preoccupazioni di una partita tanto difficile come quella di Parma. Poi una punizione, concessa ingenuamente, e trasformata in maniera deliziosa da Bruno Alves condanna il Milan ad un pareggio, che pagherà caro qualche settimana dopo, quando resterà fuori dalle prime quattro caselle della classifica.

DA PARMA A… PARMA: PIOLI, VIETATO FALLIRE

Giornata numero 30 del campionato di Seria A. Il Milan di Stefano Pioli, due anni dopo quel pareggio costato caro alla squadra di Gattuso, si presenta a questo match forte di un secondo posto, tanto meritato quanto momentaneo e poco sicuro in virtù di quelle che sono le situazioni di classifica. In poche settimane, i rossoneri sono passati da un minimo distacco di 4 punti dall’Inter, ad un solco di 11 lunghezze irrecuperabili. Nel frattempo, le dirette concorrenti hanno fatto dei passi in avanti, accorciando la classifica ed infuocando questo finale di stagione.

Due anni dopo, il Milan versione Champions League torna a Parma – più o meno – nella stessa condizione, con l’imperativo di vincere, magari imparando dagli errori passati, e questa volta, sperando sia davvero quella buona. Non resta che centrare un’importante vittoria allo stadio Tardini, per riprendere quel cammino troppe volte interrotto e non dimenticando che tutto, ma proprio tutto, dipende soltanto dal Milan stesso.