La stagione del Milan è chiaramente ad un bivio. Reagire al pareggio in casa contro la Sampdoria o continuare questa prolungata frenata del 2021. Con il recupero di Juventus-Napoli il quadro per la corsa Champions League è finalmente delineato e i rossoneri hanno il destino nelle loro mani. Il Milan è chiamato ad una prova di maturità a Parma e in queste ultime 9 partite. Il primo che deve portare a termine e apporre la sua firma su questa stagione è Stefano Pioli.
Un traguardo Champions per diventare grande
Indubbiamente l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e i conseguenti miglioramenti della squadra hanno oscurato l’ottimo lavoro di Pioli. Questa stagione, complice la lunghe assenze dello svedese, ha mostrato come l’allenatore emiliano abbia molti meriti se il Milan si ritrova al secondo posto. Una stagione iniziata a fine agosto e costellata da tantissime assenze. Ora gli “alibi” iniziano a finire, visto che per fortuna l’infermeria inizia a svuotarsi. Queste ultime nove partite possono certificare il successo o il fallimento della stagione del Milan. E si sa che il primo imputato o elogiato è l’allenatore. Pioli ha la possibilità di elevare il suo status da “normalizzatore” e solo buon allenatore, ad ottimo allenatore. Avere a curriculum una riconquista della Champions League con il Milan dopo 7 anni sarebbe un enorme traguardo professionale. A maggior ragione vista la sequenza di proprietà e allenatori che sono susseguite in questi anni. Pioli acquisirebbe ancor più considerazione all’interno della società e rafforzerebbe la sua figura anche in sede di mercato per migliorare un Milan già sulla strada della rinascita. Insomma, sarebbe un salto enorme in avanti per l’allenatore emiliano. Non sarebbe la prima qualificazione in Champions League, visto che ci riuscì con la Lazio, ma conquistando solo i preliminari che la videro uscire sconfitta per mano del Bayer Leverkusen di Hakan Calhanoglu. In questo caso, sarebbe una qualificazione certa e con una prossima stagione da poter organizzare con la voglia di alzare ulteriormente l’asticella. Il Milan e Pioli sono chiamati a non fallire, per crescere e diventare grandi insieme.