Raggiunta la qualificazione alla fase a gironi di Europa League, ora per il Milan si apre un mini-ciclo che dovrà consolidare le prime buone prestazioni in campionato, in continuità con quanto mostrato ormai da giugno dal post lockdown. Stefano Pioli, che sa bene di avere a disposizione un gruppo ancora incompleto, aspetta in queste ore sorprese dal mercato che chiuderà ufficialmente lunedì. Si aspetta il centrale di difesa, ma c’è tanta curiosità sugli ultimi arrivati, visto che finora Paolo Maldini ha dimostrato di avere un buon fiuto.
Lo Spezia, dopo le fatiche di Portogallo con l’infinita lotteria dei rigori, sembra rappresentare l’ostacolo ideale per una sorta di “defaticamento”. Ma al di là delle insidie che cela comunque la squadra dell’ex Stroppa, questi sono i classici impegni che mettevano in crisi di risultati la squadra rossonera prima del lockdown. Insomma, test come questi sono probanti per verificare al meglio il grado di maturità del gruppo.
Dal mercato c’è la novità Kabak: è lui l’ultimo tassello, un po’ misterioso ai più, ma col compito già arduo di essere pronto all’uso come titolare. Con buona pace di chi ipotizzava altri cinque/sei colpi da un mercato che, vedendo il resto della Serie A, è già stato piuttosto ricco, paradossalmente quasi di più rispetto a quello dell’anno scorso. Il vero “tesoretto” sono quei Kessie e Calhanoglu, eredità del passato, di quel 2017 faraonico e finito poi maluccio.