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Florentino Perez: “Con la Superlega vogliamo salvare il calcio, potremmo partire già ad agosto”

Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della Superlega, è intervenuto alla trasmissione spagnola “El Chiringuito” per parlare della nuova competizione: “I club importanti di Inghilterra, Spagna e Italia devono trovare una soluzione alla brutta realtà che sta vivendo il calcio. L’Eca stima 5 miliardi di perdite del calcio, il virus ha amplificato tutto. Solo il Real Madrid ha perso 400 milioni. I problemi ci sono quando non ci sono entrate, in questo caso, la soluzione è fare partite più interessanti e intrattenenti. Se invece di fare la Champions facessimo una Superlega, saremmo capaci di recuperare le entrate che abbiamo perso. Sono nel calcio dal 2000, sono un esperto. Il calcio deve evolversi, come tutti noi. I social hanno cambiato il mondo e il calcio si deve adattare. Ora che succede? Il calcio sta perdendo interesse, i diritti tv stanno diminuendo, bisognava fare qualcosa, con la pandemia andava fatto con urgenza. Il calcio è l’unico sport globale, queste 12 squadre hanno tifosi in tutto il mondo, la televisione è la maniera per adattarsi a questo mondo. I giovani non hanno troppo interesse nel calcio perché ci sono troppe partite di scarsa qualità, hanno altre piattaforme dove distrarsi. Un gruppo di club di qualche Paese ha capito che bisogna rendere più attrattivo questo sport a livello mondiale”.

Sul motivo per il quale la Superlega è più interessante della Champions: “La cosa interessante è che le grandi giochino tra di loro. Io non sono padrone del Real, il Real è dei soci, io sono qui per salvare il calcio. Un Real Madrid-Manchester, o un Barcellona-Milan, è più attrattivo di sfide con squadre modeste che partecipano alla Champions. Cosa chiede il mondo intero? Abbiamo fan in Cina, a Singapore, ovunque, si vede dai social. Questo è ciò che genera risorse. Questo denaro è per tutto, se quelli in cima hanno soldi, ne guadagnano tutti. Invece, se non si genera denaro, è un problema per tutto”.

Sul format della Superlega: “Ci si potrà qualificare. Ci saranno le 15 squadre che generano valore, ma 5 squadre si qualificheranno per merito sportivo. La coppa è aperta, non abbiamo mai pensato a una lega chiusa. Crediamo ai meriti sportivi. Dalla Champions, la Uefa guadagna 120 milioni, noi gliene daremo 400 o quello che possiamo. Se generiamo questa quantità di denaro, salveremo il calcio in generale”.

Sul suo obiettivo: “Partire il prima possibile. La Uefa si arrabbia, ma noi abbiamo detto che parleremo con la Uefa e la Fifa, anche per parlare dei 5 posti a disposizione e dei criteri di accesso. La Uefa stava lavorando a un altro format. Con tutto il rispetto, io non l’ho capito, ma in ogni caso non produce gli ingressi necessari per salvare il calcio. La Uefa dovrebbe essere più trasparente, noi vogliamo migliorare e salvare il calcio. Io lo dico perché non sono padrone del Real Madrid, che è un club di soci. Nel comunicato, abbiamo detto ciò che, secondo noi, è il meglio per il calcio. I calciatori possono stare tranquilli perché non succederà ciò che dice la Uefa”.

Sulle minacce dell’Uefa: “Bisogna dire le cose perché la Uefa non ha una bella immagine nella sua storia, deve essere trasparente e non deve minacciare nessuno perché non è stato fatto nulla di male. Abbiamo detto che parleremo con loro. Hanno proposto un format che nessuno ha capito come possa funzionare. Nel 2024, così, saremo morti, ci sono squadre che hanno perso centinaia di milioni. Fuori dalla Champions? Queste sono le minacce di chi confonde la minaccia con la proprietà. Non bisogna minacciare, bisogna dialogare. Noi crediamo che questo format salverà il calcio. Il Real Madrid e le altre non verranno cacciate né dalla Champions né dai campionati. Il calcio si sta rovinando, ma non solo quello dei grandi. Se le grandi non comprano i giocatori, il calcio si rovina. Non vogliamo combattere con nessuno, c’è chi crede che le istituzioni siano loro, ma non sono loro”.

Sulla possibile perdita di valore della Liga: “Come può la Liga perdere valore? Le squadre andranno con i migliori giocatori. Si può convivere se c’è una competizione infrasettimanale che genera molto denaro. Il calcio ha perso attrattività tra i giovani, stiamo elaborando un calcio per fare in modo che i giovani preferiscano il calcio al tablet”.

Sulla Champions League: “La Champions è interessante dai quarti in poi, ci tocca giocare con squadre modeste che non sono competitive. Se giochiamo tutta la stagione con partite il martedì e il mercoledì di grande livello, diventa incredibile. Non abbiamo ancora contattato il PSG e le tedesche. Siamo 12, ma arriveremo a 15 più le 5 che si dovranno qualificare”.

Le parole di Ceferin su Agnelli: “Non si può dire in pubblico una cosa del genere a un presidente del genere. Questa cosa va cambiata, non vogliamo un presidente Uefa che insulti il presidente di un grande club. Non è la Uefa che vogliamo. Tutti cambiamo in meglio, in un’Europa democratica non può succedere una cosa del genere”.

Sulle motivazioni della creazione della Superlega: “Hanno detto tutti che è una lega per ricchi, ma è una lega per salvare il calcio. La spiegheremo per bene questa coppa, darà solidarietà alle squadre più modeste. Parleremo con tutti e spiegheremo che è la modalità giusta per salvare chiunque. Chi ha più diritto a commentare sono i tifosi che vogliono competizioni più competitive a tutti i livelli. Nessuno si preoccupa di questa cosa. Non sappiamo con che criteri si qualificheranno le cinque squadre. Saranno sicuramente meriti sportivi, ma non abbiamo deciso ancora cosa, ma ci si qualificherà sul campo”.

Sulla possibile squalifica dalla Champions League del Real Madrid: “Le leggi ci proteggono, legalmente è impossibile che il Real Madrid venga squalificato dalla Champions. Sarò presidente finché non mi cacceranno, cederei il posto a chi vuole, a Laporta o a Agnelli. Ci saranno il Var e il fair play finanziario, che verranno migliorati. Bisogna cambiare, io sto invecchiando, ma capisco cosa sta succedendo. Il calcio così non può continuare. I giocatori non hanno alcuna paura e non ci hanno contattato. Ci sono troppe partite, ci sono partite delle nazionali che la gente non sa neanche cosa siano. Vogliamo fare come nel basket. Se c’è molto denaro vogliamo dividerlo tra tutti, non tra i ricchi. Faremo tutti gli sforzi possibili per trovare un accordo con Uefa e Fifa, vogliamo convincerli. Se troviamo l’accordo con la Uefa, partiamo da agosto”.









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