Il giorno più importante (e forse il più difficile) è arrivato. Milan e Inter si incontrano nel deserto dell’Arabia Saudita per giocarsi l’ennesimo trofeo della loro gloriosa bacheca. Per farlo ci vogliono 3 parole chiave, come sottolinea la Gazzetta dello Sport analizzando la conferenza stampa di Stefano Pioli.
Orgoglio. Perché il Milan ci arriva da campione d’Italia all’appuntamento, dopo un percorso netto. Lasciar perdere il momento di difficoltà è fondamentale, perché non ci saranno punti in palio e il campionato deve attendere. Stasera si gioca un trofeo, e la partita va affrontata battendosi sul petto quel simbolo tricolore, per mostrare di esserselo meritato. E, in più, il Diavolo ha solo un punto in meno della scorsa stagione, dimostrando che non tutto è perduto.
Qualità. “Il vero Milan non è quello di Lecce” dice il mister, mostrando di essere fiero della sua squadra nonostante il periodo in cui manca qualità, appunto. I rossoneri devono alzare l’asticella magari evitando distrazioni dovute alla stanchezza come inserendo Kjaer al posto di Kalulu, oppure semplicemente mostrandosi big in una notte da big come per Theo, che sta vivendo un brutto momento di forma.
Strategia. Niente a che vedere nel far sbagliare gli altri: il Milan se vuole vincere deve farlo impostando la partita sui propri binari, dominando la scacchiera come avvenuto con la Roma (eccetto nel finale).