DONNARUMMA 5 – Pesa molto, troppo l’incertezza sul gol dell’Udinese. La finta sottoporta di Nestorovski lo giustifica, ma l’episodio è determinante.

KALULU 5.5 – Disputa una prova senza errori, ma troppo timida per uno che vuole giocarsi il posto da titolare. Manca lo sprint (dal 63′, CALABRIA 5).

KJAER 6 – Come spesso capita, prova sicura e precisa. Il Milan paga, ma non per colpa sua.

ROMAGNOLI 6.5 – I rossoneri soffrono pochissimo. Solo in un’occasione, oltre al gol (arrivato da corner) dove il capitano mette una pezza con un intervento miracoloso sulla linea.

HERNANDEZ 5.5 – Difficile dare un giudizio. E’ protagonista nel bene e nel male: le uniche azioni pericolose del Milan partono dai suoi piedi, dalle sue galoppate. E’ l’unica fonte di gioco dei rossoneri. Il suo zampino però c’è in entrambe le occasioni bianconere: perde palla su De Paul quando poi Romagnoli salva e sulla rete di Becao si fa sovrastare inaspettatamente. Controverso.

TONALI 6 – Sfortunato: in quella che forse è la prima prestazione da protagonista, sicuro e onnipresente, si fa male e lascia il campo nell’intervallo (dal 46′, MEITE 5).

KESSIE 6.5 – Meno lucido e presente rispetto al solito, si guadagna la sufficienza piena grazie alla consueta freddezza dal dischetto a recupero praticamente scaduto. Gol pesante.

CASTILLEJO 5 – Ci prova da fuori, in un paio di occasioni si mette in proprio provando l’azione personale, ma si rivela tutto inutile: sempre poco concreto (dal 75′, SAELEMAEKERS 6).

DIAZ 5 – Che fine ha fatto Brahim? Ha l’occasione per mettersi in mostra grazie all’assenza di Calhanoglu, ma tocca veramente pochi palloni. Dovrebbe essere la luce dell’attacco rossonero, ma non si vede (dal 63′, HAUGE 5).

REBIC 5.5 – Non è esente da colpe, come il resto del reparto. Impreciso, spesso fuori tempo. Guadagna mezzo punticino in più rispetto ai colleghi per la rabbia messa in campo dopo lo svantaggio.

LEAO 5 – Snervante. Nella serata senza Ibra, quella in cui ti aspetti grinta, strappi e voglia di mettersi in mostra, scende in campo il Leao “ciondolante”, molle e impreciso. Se poi non stoppa neanche il pallone… diventa ancora più difficile.

PIOLI 5 –  C’è la scusante delle assenze (oggi solo 4 effettivi titolari), ma nel momento di maggiore difficoltà, dove non funziona più Calabria a fare il mediano e Hauge in porta, dal mister rossonero ci si aspetta la mossa che sovverta il periodo no. Fatica ad adattarsi alle esigenze della squadra, allo stato di forma calante e non trova la chiave tattica che permetta al suo Milan di fare punti anche in maniera diversa rispetto ad inizio stagione.