Le nostre pagelle dopo l’andata della semifinale di Champions League:
MAIGNAN: 6 – Può fare poco sul primo gol, mentre tenta l’anticipo nel secondo. Nella ripresa fa un miracolo su Dzeko.
CALABRIA: 4,5 – Ancora una volta, i suoi errori sono la causa dei gol subiti dai rossoneri: nel primo si perde Dzeko, nel secondo è in ritardo. Male, anzi malissimo. Peggiore in campo.
KJAER: 5 – Il danese per poco non rischia di complicare ulteriormente la situazione. Appare poco lucido e fuori fase.
TOMORI: 5,5 – Ogni volta in cui l’impostazione passa dai suoi piedi, si perdono tempi di gioco e soprattutto precisione tecnica. Difensivamente invece è sufficiente.
THEO HERNANDEZ: 5 – Il francese questa volta non spinge con ferocia e appare sottotono. Poco concentrato dietro e sterile avanti.
TONALI: 7 – La differenza con il resto dei compagni è netta: nonostante un primo tempo appannato per la squadra, lui prova a dare impulsi sia difensivi che offensivi. Il palo nella ripresa porta tanta rabbia, ancora una volta è questione di centimetri.
KRUNIC: 5 – Male sotto ogni aspetto, soprattutto nella costruzione. Palloni lenti e prevedibili, altri sbagliati enormemente. Questa volta la sua legna in mezzo al campo ha fatto acqua.
BRAHIM DIAZ: 5,5 – Brahim è un giocatore internazionale, che vive di strappi e di giocate nello stretto. Contro l’Inter però, lui ha sempre sofferto, e la differenza fisica con gli avversari è impressionante.
BENNACER: SV – Senza di lui, il Milan soffrirà perderà molto al ritorno.
SAELEMAEKERS: 6 – Il belga nel primo tempo è l’unico a provarci con continuità, ma le sue giocate risultano innocue.
GIROUD: 5,5 – Ci si aspetta sempre molto da lui, purtroppo l’età ed il fisico non lo aiutano. Chiuso nella morsa interiste, non è efficiente.
MESSIAS: 5,5 – I rimpianti più grandi passano dai suoi piedi. Due reti divorate dal brasiliano, anch’egli, purtroppo, di un livello troppo basso rispetto alla gara.
THIAW: 6 – Entra bene e deciso, sicuramente il migliore nella retroguardia milanista. Al ritorno sarebbe bello vederlo dal primo minuto.
ORIGI: 6,5 – Anche lui entra con buona convinzione, lotta su ogni pallone con caparbietà e non lascia nulla per scontato. Tutto questo però non basta… anzi.
KALULU: SV
POBEGA: SV
PIOLI: 5 – Se in una gara del genere parliamo di livello, sicuramente lo schieramento del mister non ha aiutato. Le palle inattive gestite malissimo, soprattutto nelle marcature, il divario tra Calabria e Dzeko è enorme. A centrocampo manca la bussola, e i duelli nella prima frazione di gioco sono risultati tutti persi. Il Milan, questo Milan, non ha lottato con l’anima che lo contraddistingue e che nella storia lo ha portato a diventare una squadra credibile e gloriosa in Europa. Ecco, al ritorno servirà la credibilità, sperando che i Leao, i Theo Hernandez, i Giroud, bastino per portare a casa un risultato, al momento, impossibile. Pioli si è giocato così le sue carte, male.