Le nostre pagelle di Inter-Milan:
MAIGNAN: 6,5 – Un suo miracolo nel primo tempo tiene in vita il Milan. Poi non può nulla sul tiro da 3 metri di Lautaro. La sua Champions, è stata di un livello altissimo.
CALABRIA: 5 – Il capitano rossonero, questa sera, è stato più attento dietro rispetto all’andata. Il problema è che nelle discese è limitato.
THIAW: 6,5 – Altra ottima prestazione del tedesco, che giganteggia nella retroguardia. Esce poi esausto nel finale. Probabilmente con lui all’andata i rossoneri non avrebbero sofferto così tanto le palle inattive. Esce lui, e il Milan prende gol.
TOMORI: 6 – L’inglese gioca una buona gara, ma le solite imprecisioni in impostazione costano la riuscita della manovra offensiva.
THEO HERNANDEZ: 5 – Il francese questa sera è inesistente in fase offensiva, e resta molto bloccato in quella difensiva. Gara a ritmo basso per lui…
TONALI: 6 – Ci mette il cuore, spesso comporta ad imprecisione: il Milan di andata e ritorno ha solo un piccolo lato positivo, il temperamento di Sandro Tonali.
KRUNIC: 5,5 – Oltre alla corsa, si nota una bassa qualità in fase di costruzione. È chiaro che queste non sono gare e ruoli adatti a lui. Non può essere lui la luce del centrocampo.
MESSIAS 4,5 – È l’unico che ci prova, ma le sue offensive non sono pericolose. Prova ad incidere nella partita, ma non gli si può chiedere più di questo. Pesa tantissimo il suo errore all’andata.
BRAHIM DIAZ: 4,5 – Lo spagnolo prova ad inserirsi tra le linee. Tiene tanto il pallone, gioca poco con i compagni, e quando lo fa è impreciso.
LEAO: 5 – Spento, si accende una sola volta e sfiora l’eurogol. Poi nient’altro. Impaurito.
GIROUD: 5 – Il francese chiude con zero conclusioni tra andata e ritorno. Prestazioni piatte in entrambe le gare, ingabbiato dalla retroguardia nerazzurra.
KALULU: 5 – Il suo ingresso è sfortunato: immediatamente il Milan prende gol dalla sua parte, una sua imprecisione nel posizionamento lascia spazio a Lautaro.
SAELEMAEKERS: SV
PIOLI: 4 – Caro mister, c’è chiaramente da ringraziarti per questo splendido percorso. Resta il rammarico per averla giocata male nell’Euroderby, con timore e tensione all’andata e poca garra nel ritorno. Il suo Milan chiude con sole due conclusioni “pericolose” tra andata e ritorno, che evidenziano la grande difficoltà a costruire occasioni. Al termine delle ultime 3 gare, servirà guardarsi in faccia e valutare un cambio in panchina, perché il Milan cresce, ed ora serve una caratura diversa anche in panchina.
