Le nostre pagelle al termine di Frosinone-Milan:
MAIGNAN: 5 – Male il portiere francese in occasione del gol del vantaggio Frosinone. È mancata la solita sicurezza oggi.
CALABRIA: 5,5 – Molte scelte sbagliate, letture in ritardo. Nel complesso una partita disordinata, in affanno.
KJAER: 6 – Il danese alterna ottime chiusure difensive ad interventi macchinosi e in ritardo. Ma il suo carisma e temperamento nel finale, rendono la sua gara positiva.
GABBIA: 6,5 – Gol e gioia per il centrale italiano: nel 2024, ovvero da quando è tornato in Serie A, è il migliore dei rossoneri per costanza.
THEO HERNANDEZ: 6 – Gara positiva del francese, pur giocando senza grande intensità. Nella seconda parte di gara si rende protagonista di ottime azioni offensive.
REIJNDERS: 5,5 – Gara complessa, la sua, nonostante non abbia commesso errori. Non riesce a creare gioco e neanche a distruggere quello degli avversari. E infatti Pioli lo toglie dopo l’ammonizione.
ADLI: 6,5 – Primo tempo così così, mentre nel secondo gioca con qualità e personalità. Ci mette lo zampino nel gol del pareggio.
PULISIC: 6 – Gara dalle due facce anche per l’americano, che inizia bene, poi si spegne col passare dei minuti.
LOFTUS-CHEEK: 5,5 – Non gioca con la sua solita intensità, e lo si nota subito. Solo un paio di discese, la prima è utile per costruire la rete del vantaggio. Serve comunque di più.
LEAO: 7 – Altra ottima prestazione, in cui a mancare è solo il gol. L’assist per Giroud è un cioccolatino, mentre le sue sgasate fanno venire il mal di testa a gli avversari. Bellissima prova, il gol arriverà.
GIROUD: 7 – A volte sembra fuori dal contesto, con giocate di tacco astratte, o veli per i compagni. Ma anche oggi, senza il suo numero 9, i rossoneri non avrebbero portato a casa la partita. 11 reti in campionato, non si ferma più.
BENNACER: 6
OKAFOR: 6,5
JOVIC: 7 – Gli basta un pallone per concretizzare, per segnare gol di straordinaria importanza. Chissà quando lo capirà il mister che uno come lui deve entrare prima.
MUSAH: SV
FLORENZI: SV
PIOLI: 6 – Il mister è consapevole della situazione, e lo ha spiegato anche in conferenza: alla squadra chiede solo di fare un gol più degli avversari. Eppure, basterebbe mettere un undici equilibrato, non all’arrembaggio. Il solito Jovic, probabilmente, tampona i soliti errori.