Matteo Osti, preparatore atletico del Milan, che lavora con Stefano Pioli dal 1999, ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’ottima condizione atletica dei rossoneri: “Abbiamo pianificato la ripresa non appena è arrivato lo stop, ma il merito è soprattutto dell’allenatore. È stato bravissimo a dosare la tensione agonistica, aggiungendo un pizzico di carica giorno dopo giorno. Abbiamo applicato la stessa strategia, ad esempio non forzando i tempi per le sedute di preparazione durante il lockdown. Ricordiamoci che in quei mesi ogni giocatore si è tenuto in forma con strumenti e disponibilità differenti. C’è chi vive in appartamento (Donnarumma o Calhanoglu, ndr) e chi aveva più spazi per allenarsi (Calabria, Theo Hernandez, ndr). Quando li abbiamo rivisti a Milanello, avevamo di fronte una situazione atletica oggettivamente disomogenea”.
E ancora: “Non c’è un picco rispetto a prima, semmai siamo riusciti a mantenere la condizione precedente allo scoppio dell’emergenza sanitaria. Ora bisogna restare costanti. Giocando ogni tre giorni, non c’è margine per immettere nuovi carichi. Il giorno successivo alla partita, chi ha giocato si dedica a un recupero attivo, rimettendosi subito in movimento. Il giorno dopo, si prepara già l’altra gara. È impossibile aspettarsi una crescita”.