Il Sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare della costruzione del nuovo stadio San Siro. Nella prima parte dell’intervento, avvenuto a margine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si sta svolgendo in Prefettura, ha risposto alle parole di Salvini, secondo cui la giunta ha rallentato i lavori, queste le sue parole raccolte da Gazzetta.it:
“Ha detto che si rischia di andare a Sesto San Giovanni perché il Comune ha perso tempo: il Comune non ha perso un giorno di tempo. Ci abbiamo messo due anni a trovare l’accordo con le squadre sulle volumetrie. Poi arrivano Sgarbi e Berlusconi. Che i milanesi e i tifosi sappiano chi è contrario allo stadio e chi sta lavorando per farlo”.
Sala si è poi soffermato sulle parole di Sgarbi, che parla di una legge secondo cui San Siro non si può demolire: “Lo stadio di San Siro è stato esaminato dalla sovrintendenza a lungo e si è definito che non era vincolabile. Se Sgarbi vuole fare anche il soprintendente lo chieda al presidente del Consiglio. È un po’ strano che nel nostro Paese decisioni prese da istituzioni delegate vengano smentite dalla politica”
Ha infine concluso parlando di cosa vuole fare: “Su Sgarbi vorrei fare una cosa formale nei prossimi giorni: scrivere al presidente del Consiglio per capire con esattezza quali sono le deleghe del sottosegretario Sgarbi. Manderò questa lettera alla Meloni e la renderò pubblica come la sua risposta. Questa è una città evoluta che non può stare alle dichiarazioni e ai protagonismi, le regole ci sono e vanno rispettate. Io devo essere quello che per primo le rispetta ma farmi prendere in giro da continue esternazioni che non hanno fondamento assolutamente non mi va. Chiederò al presidente del consiglio una riposta in tempi brevi”.