Non bastava la già difficile gestione dei tentennamenti del Comune di Milano a Milan e Inter per quel riguarda il tema del nuovo San Siro. Il problema diventa ora il costo del progetto, schizzato alle stelle. L’allarme è lanciato dal consigliere d’amministrazione rossonero Massimo Ferrari (direttore generale di WeBuild), il quale nel corso del convegno “Tecno Talks” svoltosi a Napoli nella sede dell’azienda Tecno.
Come riporta oggi Il Sole 24 Ore, i costi vanno interamente rivisti. Da 600/700 milioni per l’impianto e 1,2 miliardi per l’intervento urbanistico di riqualificazione dell’intera area, si è passata nel corso di questi due anni a oltre 3 miliardi di euro a causa del costo delle materie prime e dell’inflazione.
Per questo motivo, scrive il quotidiano oggi, prende sempre più piede l’ipotesi Sesto San Giovanni, dove il suolo è privato, non ci sono vincoli architettonici e urbanistici e non c’è alcun accordo da trovare con il sindaco. La necessità sarebbe quella di un trasporto pubblico moderno che San Siro già ha con la linea M5 inaugurata nel 2015. In tal senso, WeBuild può fare da sponda perché c’è già un progetto finanziabile con i fondi del PNRR per allungare quella linea fino a Monza. Se non ci sarà il nuovo San Siro, ci sarà comunque un nuovo stadio del Milan, in un modo o nell’altro: questo è l’obiettivo di Gerry Cardinale.