Sin da quando è stata annunciata l’ufficialità, Alvaro Morata si è comportato da vero tifoso del Milan. Un po’ inaspettatamente tra l’altro: date le sue dichiarate passioni per i colori bianconeri, vederlo con un’altra maglia italiana è sembrata più una scelta professionale che altro. Ma tra post social e apertura al trasferimento in rossonero, si è vista una certa convinzione. E ora si aspetta la conferenza stampa, per sentire qualcosa di più uscire dalla sua bocca.
Una voglia meneghina trasportata anche in famiglia, con i suoi bimbi bellissimi già visti indossare i kit della prossima squadra. E poi, un richiamo: “Non vedo l’ora“, seguito da un cuore rosso e da un cuore nero, che ha scatenato i tifosi. Tra pochi giorni (il 10 agosto) ci sarà il suo arrivo a Milanello dopo le meritate vacanze da campione d’Europa, ma si vede che la tappa milanista di Alvaro ha delle buone premesse.
Sarà forse il fastidio provato in Liga. Difficile mandare giù delle critiche dai supporter della tua stessa squadra, sentirsi in dovere di dare di più alla tua fede calcistica quando in realtà la cazzimma non è mai mancata. E il fastidio non è nemmeno mancato ad EURO 2024, quello che ha alzato proprio lui sotto il cielo di Berlino da capitano. Le parole cattive e insensate lo hanno caricato, ed ora troverà l’ambiente più accogliente possibile.
Ora il Milan lo attende, consapevole di aver trovato un leader che ha voglia di inserirsi ancora di più nella realtà che sta costruendo Paulo Fonseca. Se c’è un punto fondamentale nelle tattiche del portoghese, è la libertà concessa alle ali. Insomma, il 7 iberico dovrà fare gli stessi movimenti che hanno permesso a Lamine Yamal e Nico Williams di scatenarsi. Rafael Leao e Samuel Chukwueze saranno ben contenti.
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