La Francia dà, la Francia toglie. La stagione del Milan è stata – per forza di cose – condizionata da quella dei transalpini. Con delle soste così e con un’intera annata calcistica dedicata alle Nazionali, tra Mondiali, qualificazioni e amichevoli, era forse inevitabile. Perché quello che ha dato al Milan, la Francia poi se lo è ripreso con gli interessi. A cominciare da Theo Hernandez e Giroud e a finire con l’ultimo, in ordine cronologico, infortunio, quello di Pierre Kalulu.
Nel mezzo – ovviamente – quello che da un normale stop è diventato un vero e proprio caso. Il caso di Mike Maignan. Il portiere è stato fuori per 5 lunghi mesi a causa di un problema al polpaccio che si è classificato come uno dei peggiori incubi dei tifosi rossoneri. Già perché sopperire all’assenza di Mike non è facile. Seppur Tatarusanu, a parte qualche mezza indecisione, si sia comportato egregiamente, i punti in classifica con Mike – nessuno ha il coraggio di dire il contrario – sarebbero stati di più.
MAIGNAN, NON UN SEMPLICE PORTIERE
Perché Mike Maignan è ben altro. È più che un semplice portiere. E ce ne siamo accorti tutti sin dal primo giorno. Personalità, carisma, leadership e poi, certamente, delle qualità tecniche da far invidia ai migliori del suo ruolo, se ce ne sono ancora di migliori di lui. Parate sensazionali che lasciano tutti a bocca aperta. Anche Kylian Mbappé. L’ultima pausa Nazionali infatti è andata decisamente meglio di quella precedente.
Dopo la delusione Mondiale la Francia si aggrappa alle mani di quello che è diventato – anche – il suo portiere. Dopo il ritiro di Lloris adesso il numero uno francese è Mike. E lui si è presentato abbastanza bene. Un rigore parato alla prima partita e un paio di interventi da campione contro l’Irlanda. Due porte blindate e sei punti per cominciare al meglio il girone delle qualificazioni.
In Francia già lo conoscevano, ma qualcuno forse non se lo ricordava bene: purtroppo o per fortuna? Per lui la prima, per il Milan invece è stata meglio la seconda. Un periodo travagliato al quale ha risposto come meglio crede e come meglio sa fare. Sul campo. Adesso sì che Magic Mike si è preso pure il tassello mancante del suo straordinario percorso e della sua straordinaria carriera che è sempre di più un crescendo. Adesso sì che Magic Mike si è preso pure la Francia. Con buona pace dei detrattori che ne hanno dette di ogni e che continueranno a farlo. A rispondere, Mike ci pensa sul campo.