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Papin: “Giroud risolve le partite importanti. Scudetto? Il Milan è la squadra più in fiducia. Vi dico tutto su…”

Lo storico attaccante rossonero Jean-Pierre Papin ha rilasciato una bella intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in vista di Napoli-Milan, snodo cruciale per la stagione di entrambe le squadre. Ecco le sue parole.

Un retroscena sul suo passato: “Quando ero a Marsiglia mi voleva il Napoli – racconta il Pallone d’oro ‘91 –. Vennero fino in Francia per convincermi, ma su di me c’era anche il Milan, e nel Milan c’era Van Basten. Io volevo giocare con Marco… Sapete come è andata, no?“.

Sull’attacco del Milan odierno: “Il Milan sta tornando grande anche negli uomini. Pioli ha una rosa importante e il turnover tocca a tutti, anche a chi ha vinto e segnato tantissimo come Ibra e Giroud“.

Sui due reparti offensivi di Napoli e Milan: “C’è grandissima qualità e scelta da entrambe le parti“.

Su Giroud: “Olivier è fatto così, lo dice la sua storia: non segna sempre, va a folate elettrizzanti. Risolve le partite importanti, decide un derby o magari una sfida per il primo posto con il Napoli…“.

Sul fatto che sia a secco lontano da San Siro: “Ci sono calciatori, come Ibra, che si caricano con i fischi, e altri, come Giroud, che danno il meglio quando si sentono amati. San Siro ti fa quell’effetto lì, segnare in quello stadio ti dà una carica inspiegabile. Ma, come dicevo, Giroud sa lasciare il segno quando la posta in palio è alta. Vedrete che comincerà a fare gol anche in trasferta“.

Sulla crescita di Osimhen: “È più forte fisicamente e molto più attento sotto l’aspetto tattico: prima dell’ultimo scatto si guarda intorno, segue l’azione con intelligenza. Ha bisogno di spazi, sa come prenderseli e in velocità diventa devastante. Letale“.

Sul paragone Leao-Henry: “Ci sta, un po’ lo ricorda anche a me. Titi però davanti alla porta era un killer, Leao deve crescere anche se è già a un buon livello. È uno degli uomini che possono portare in alto questo Milan, ma non è l’unico. Pioli ha in mano una squadra pronta a vincere“.

Su Ibrahimovic: “Zlatan ha 40 anni, non dimentichiamolo, tecnicamente è ancora lui ma non può più dare quello che dava dieci anni fa. Detto questo, è un campione e i campioni aiutano a vincere: oggi è uno da un’azione un gol. Gli bastano dieci minuti, specialmente in partite come questa“.

Su Insigne: “Grande giocatore, ha i colpi per indirizzare qualunque match. E occhio a Mertens, con lui in campo il Napoli diventa mille volte più pericoloso“.

Sull’anima francese del Milan: “Di Maignan ho sempre detto che avrebbe fatto grandi cose. Mi pare abbia avuto una sola serata storta finora, se in una stagione sbagli una volta vuol dire che sei al top. Hernandez mi ha impressionato anche in nazionale, che personalità! Maldini gli ha pronosticato un futuro tra i primi tre al mondo sulla fascia e ha ragione: è già tra i migliori. Kalulu però è quello che mi ha stupito di più, in due anni è cresciuto tantissimo, non mi aspettavo di vederlo già così pronto a questi livelli“.

Su Renato Sanches, Botman e Adli: “Sanches lo adoro, centrocampista fantastico. Uno da box to box con una tecnica eccellente e una fisicità importante. Botman mi ricorda Kjaer: non è molto veloce ma è potente, bravo di testa e sa leggere l’azione. Adli sta vivendo una stagione difficile perché il Bordeaux è in fondo alla classifica, spero ne esca rafforzato. Potrebbe giocare alla Pirlo ma deve disciplinarsi e imparare a difendere, a Bordeaux ha molta libertà“.

Su come si possa battere il Napoli: “Possesso e rapidità, il Barcellona li ha superati così. È dura“.

Sulla scarsa concretizzazione del Milan nell’ultimo periodo: “Questi sono i mesi più difficili per tutti, è adesso che si “digerisce” la preparazione. Anche Inter e Napoli hanno avuto un calo, da fine mese in poi torneranno tutte e tre al massimo“.

Se sbocceranno i prossimi Campioni d’Italia dalla sfida del Maradona: “Potrebbe essere, ma c’è anche l’Inter. Sarà una lotta sul filo. Il Milan però mi sembra la squadra più in fiducia: ha lavorato per aprire un nuovo ciclo e ora ce l’ha davanti. Il mix creato dal club funziona, ci sono tanti giovani ma hanno un cuore grande e si vede quando giocano“.

Sui tre allenatori in lotta per lo scudetto che non hanno mai vinto: “A maggio però le cose saranno cambiate, uno dei tre vincerà…”.

Sulla possibile rimonta della Juventus: “Molto difficile. Anche se ha preso Vlahovic, che ha qualità incredibili. Un gol come quello al Villarreal lo fanno solo i grandi“.

Jean-Pierre Papin - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Jean-Pierre Papin – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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