La sosta delle nazionali probabilmente non ci permetterà di vivere il Napoli-Milan che tutti ci aspettavamo, ma il sapore e l’importanza del match, nonostante le assenze, non sono per nulla sparite. Gattuso arriverà domenica sera senza il ragazzino da 70 milioni, Victor Osimhen, così come Hysai e Rrahmani non saranno del match. Possibile ritorno invece per il grande ex Bakayoko, quest’oggi rientrato in gruppo dopo lo spauracchio febbre. A Milanello invece le assenze sono più pesanti fuori dal campo, dove Pioli e Murelli saranno costretti a vedere la partita dal divano di casa. Quanto peserà questo sul piano psicologico della gara? Difficile dirlo. Sarà l’ennesimo test di maturità per la capolista, che a Napoli può davvero lanciare un messaggio importante in chiave primo posto.
Milan, non sottovalutare i partenopei
Se è vero che mister Gattuso dovrà fronteggiare il suo passato senza l’uomo più in forma del momento, altrettanto è vero che il Napoli tra i suoi punti di forza ha proprio le alternative. Tanto per intenderci, al posto del nigeriano giocherà un ragazzo che ha superato Maradona nella lista dei migliori marcatori della storia partenopea, Dries Mertens. Non è il miglior Mertens delle ultime stagioni, questo sì, ma rimane un calciatore che negli ultimi precedenti non si è fatto pregare per trafiggere la porta di Donnarumma. Suo il gol che ha permesso ai suoi di rimontare il vantaggio di Theo Hernandez, quattro mesi fa. Il belga non va a segno da oltre 50 giorni, segnare alla capolista e passare in testa alla classifica potrebbe fornirgli il giusto stimolo. E se allarghiamo il discorso, Lorenzo Insigne ha dimostrato con la Nazionale di aver raggiunto il top della forma fisica e mentale, mentre Lozano è tutt’altro giocatore rispetto alla scorsa stagione. Il tridente di domenica sera dovrebbe essere proprio questo. E se poi guardiamo la panchina, Politano non è certamente l’ultimo arrivato e Petagna potrebbe essere il classico ex con voglia di stupire.
Milan, sii come nel derby
Proprio per questi motivi non è il caso di montarsi la testa e supporre di dover disputare una gara meno complicata del previsto. La banda Pioli deve rimanere fedele ai valori che l’hanno lanciata verso il primo posto, sacrificio e umiltà. Quei valori che, del resto, hanno permesso di superare i cugini nel derby. Questa gara assomiglia proprio a quel Inter-Milan di ottobre. Un avversario in difficoltà di formazione e con un trend del tipo “bene ma non benissimo” che cerca riscatto contro i rossoneri. Così sarà anche domenica sera. Perciò, al di là del saper buttarla dentro, sarà fondamentale essere squadra fino alla fine e saper gestire i momenti difficili. C’è chi dice che questa partita dirà molto delle sorti scudetto. Magari è ancora presto, ma andare a prendersi tre punti a Napoli dopo dieci anni significherebbe lanciare un messaggio importante a Inter, Juventus e tutte le altre big. Il potenziale c’è, ora serve dimostrarlo.