Il Milan porta a casa il derby, con il risultato di 3-2 ai danni dell’Inter. Una gara molto fisica, dinamica, dai tanti colpi di scena, arbitrata in maniera lineare dall’arbitro Chiffi della sezione di Padova. Il classe ‘84 ha da subito dato un’impronta importante alla gara, mettendo un limite su determinati episodi.
Analizzando la gara del fischietto veneto, spiccano i due gialli, al 10’ per Theo Hernandez e Denzel Dumfries. A seguito di un fallo subito dal terzino rossonero, i due sono venuti a contatto sia verbalmente che fisicamente, creando la cosiddetta “Mass Confrontation”. Spesso, questa porta all’ammonizione dei protagonisti, e così è stato. Un segnale forte quello dell’arbitro.
Giusta anche l’ammonizione per il giovane talento rossonero De Ketelaere, che al minuto 51’, ha commesso un fallo al limite dell’area, fermando una promettente azione di gioco per i nerazzurri.
Discussioni, poi, da parte degli interisti, quando nel finale di gara Theo Hernandez, dopo essere stato saltato da Dumfries, lo ha ostacolato utilizzando l’esperienza. Fallo che, se fosse stato fischiato, avrebbe portato alla seconda ammonizione del francese. Il contatto, però, è abbastanza leggero, e seguendo la soglia del fallo applicata dall’arbitro per tutta la gara, la decisione di non fischiare è giusta.
Manca all’appello solo un fallo per i rossoneri, con Messias che, dopo aver anticipato bastoni al limite dell’area di rigore, viene colpito dal centrale difensivo nerazzurro. L’arbitro valuta un normale contatto di gioco e decreta solo calcio d’angolo. Ottima, dunque, la prestazione della squadra arbitrale, che ha gestito quasi perfettamente ogni situazione di gioco.