A pochi giorni dalla chiusura di questo 2022, si possono tirare le somme di ciò che è successo in casa Milan in questo anno ricco di soddisfazioni per i colori rossoneri, andandone a ricostruire i tratti più salienti dei vari mesi che lo hanno caratterizzato. Quest’ oggi prenderemo in esame il mese di Febbraio.

Il mese si apre con una delle partite che i tifosi rossoneri amano ricordare con più felicità e che ha probabilmente segnato la svolta per arrivare alla conquista finale dello Scudetto, ovvero il derby di campionato vinto dal Diavolo per 1-2 in rimonta con la doppietta di Olivier Giroud in 3 minuti.

Il Milan per ben un’ora di gioco non disputò una grande gara, ma la voglia di non chiudere definitivamente le speranze per la corsa Scudetto era tanta e nel giro di pochissimi minuti le sorti cambiarono. Giroud decise di “girarsi” per ben due volte facendo impazzire l’intero popolo rossonero, quello presente allo stadio e non solo. 3 punti di un’importanza cruciale che permisero ai rossoneri di restare ancora incollati al treno Scudetto.

L’euforia post derby si trascinò anche nella gara di Coppa Italia con la Lazio valida per l’accesso in semifinale. La partita fu condotta magistralmente dai ragazzi di Pioli e ancora una volta uno straordinario Giroud; il risultato finale fu quello di 4-0 per il Milan, con ben 4 marcature del francese nel giro di pochi giorni.

Poco dopo vi fu lo scontro di campionato con la Sampdoria a San Siro, anch’esso fondamentale per mantenere il passo dell’Inter. La partita fu vinta 1-0 grazie alla rete di Rafael Leao su assist di Maignan, celebrato poi in lungo e in largo per la grande prodezza eseguita. Non fu una gara disputata su ritmi elevatissimi dalla squadra di Pioli ma fu comunque una vittoria importante per il morale della squadra.

L’andamento positivo subisce però una brusca frenata inaspettata in quel di Salerno, dove il Milan venne inchiodato sul risultato di 2-2, pareggio che avrebbe permesso ai cugini, cosa poi non successa, si scavalcare i rossoneri il giorno seguente. Il Milan giocò una partita sottotono e, complice sicuramente una sottovalutazione dell’avversario, non riuscì ad andare oltre il pari rischiando anche per un lungo tratto di gara di perdere.

Questa partita, per la prima volta, mise in luce un Maignan parecchio impreciso. Sulla prima rete dei campani infatti uscì a vuoto mancando il pallone, mentre nel secondo tempo rischiò una “cappellata” ancor più evidente volendo saltare in dribbling un attaccante.

Il momento di forma non è dei migliori e questo viene certificato anche dalla sfida casalinga con l’Udinese. Pur non disputando una gara eccezionale il Milan andò in vantaggio con Leao nel primo tempo, ma non riuscì mai a gestire la partita con tranquillità cercando il raddoppio. Nella ripresa infatti vi fu la beffa, una beffa targata Udogie: il terzino riuscì a ribattere un pallone in porta a pochi centimetri da Maignan, ma il tutto avvenne con l’aiuto di una mano.

La rete sarebbe dovuta essere annullata, ma il Var non fu dello stesso avviso e il gol venne convalidato. La gara poi si abbassò sempre più di ritmo e si spense sul risultato finale di 1-1.

Dopo un inizio scoppiettante con 3 vittorie consecutive, una di queste roboante in Coppa Italia contro la Lazio di Maurizio Sarri, i rossoneri si spensero sul finale con due pareggi deludenti e insipidi. Ci avrebbe però pensato ancora una volta Olivier a cambiare le cose nel match a Napoli di inizio marzo; il resto è storia…