Le partite più complesse tatticamente Pioli le ha spesso affrontate camuffando la posizione di alcuni dei suoi interpreti. Con Rebic falso nueve oppure con Theo che prende la fascia centrale anziché la sinistra in fase offensiva o col trequartista atipico.

In conferenza stampa pre Lazio ha lasciato intendere che il 4-2-3-1 resterà con ogni probabilità il modulo di riferimento del suo Milan. Plausibile però che con avversari come i biancocelesti, il 10 fisico tornerà ad essere l’opzione di partenza.

Nei sette precedenti contro i capitolini, in una sola circostanza Pioli è uscito sconfitto, ed è stato quando a Milinkovic-Savic non era stata destinata un’attenzione particolare, nello specifico in contumacia Kessie. Mentre quando SMS ha avuto un marcatore preventivo, il Milan ha vinto cinque volte e pareggiato una.

Non è l’unica chiave tattica da osservare, ma è un’indicazione piuttosto chiara di come e quanto possa incidere il serbo nel gioco della Lazio. Domani senza Immobile però, Sarri è possibile possa sorprendere in parte la difesa rossonera, perché non avrà un riferimento offensivo.

Dal canto suo Pioli ha pensato di inserire Pobega o Vranckx, assieme a Bennacer e Tonali, con quest’ultimo che potrebbe esser impiegato come falso diez, considerando la sua capacità di muoversi senza palla. Una soluzione che col recupero di Krunic più in generale potremmo rivedere in altri big match, perché purtroppo il vero diez, ovvero CDK, non sta ancora dando quei plus che ci si aspettava. Nell’attesa, si torna alle alternative più conservative già esplorate in questi anni.