Milan-Inter era attesa già da un po’. Al momento del sorteggio dei quarti di finale di Champions League, i più ottimisti hanno guardato oltre il Napoli, intravedendo la possibilità di rivivere quel 2003 pazzesco per i colori rossoneri. 20 anni dopo la storia si ripete, ma come? La Gazzetta dello Sport ripercorre quei tempi, portandoli al presente.
C’era una febbre strana per la città. Milano vive il calcio con tranquillità, ma in quei 6 giorni (come quelli che rivivremo a maggio), si aveva la sensazione di vivere in Sudamerica, tanta la tensione e la voglia, semplicemente, di non perdere contro gli avversari di sempre. Prima il calcio italiano era quello invidiato dal mondo intero, ora si è lì quasi per eccezione. Ma Milan ed Inter hanno costruito la propria storia su palcoscenici molto alti.
Guardando oltre il nostro orticello, l’altra semifinale sarà Manchester City-Real Madrid, cosa che rende ancora più orgogliose le squadre milanesi, che non possono più contare sul bagliore di una volta ma sulla forza di volontà, e sul tanto decantato DNA. E mentre la rivalità moderna non è fatta dai Berlusconi o dai Moratti, ci si aspettano comunque tante differenze, sempre con la voglia di dominare la città. Sarà bellissimo rivederle insieme, 20 anni dopo. Ruggenti come una volta.