“Milano sembra Gomorra“, titola il Tuttosport a pagina 17, e come dargli torto. Dallo scoppiare dell’indagine “Doppia Curva“, notizie di inseguimenti, sparatorie e atti di delinquenza legati alle due curve non sono più così rari. Il capo della Curva Sud del Milan, Luca Lucci, è già da tempo stato arrestato, e forse, dietro alla sparatoria avvenuta giovedì in via degli Imbriani, ci sono proprio giochi di potere.
La vittima dell’agguato si chiama Luca Guerrini e sarebbe, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, uno dei candidati ai vertici della nuova Curva Sud. Il ragazzo è socio e proprietario degli “Barber Italian Ink” , barberia e negozio di tatuaggi di proprietà di Lucci. Guerrini è uno dei suoi uomini di maggior fiducia. Nel suv di quest’ultimo, dopo l’agguato, sono stati ritrovati lo striscione che viene appeso dalla Curva sia a San Siro che in trasferta “Solo per la maglia“, e la bandiera di Herbert Kilpin (fondatore del club rossonero).
“Ho notato una moto nera – ha detto Guerrini agli inquirenti – che mi ha seguito per un po’ con a bordo due persone. Al semaforo di via Imbriani, mentre ero in sosta per il rosso e guardavo il telefono, mi hanno affiancato e puntato la pistola al finestrino. Mi sono spostato sul lato passeggero per scappare e ho sentito le esplosioni“. Inoltre, afferma che certamente si possa trattare di uno scambio di persone, ma la versione convince poco la polizia.
