E’ sempre Zlatan Ibrahimovic il protagonista in casa Milan, nel bene e nel male. Da quando è tornato a Milano lo svedese è sempre stato al centro dell’attenzione sia dentro che fuori dal campo. Se ha risollevato le sorti di un Milan che stava per toccare il fondo, Zlatan lo deve al suo fisico che, alla soglia dei 40 anni, gli permette ancora di fare la differenza in Serie A ma tirare troppo la corda non è consigliato neanche a lui.
Nella sua seconda avventura in rossonero, in poco meno di un anno, di stop ce ne sono stati già tre. Se il Covid, che lo ha tenuto fuori per 14 giorni, è soltanto un incidente di percorso, gli infortuni muscolari possono davvero preoccupare il Milan. Il primo, a fine maggio, aveva messo in ansia tutto l’ambiente rossonero proprio a poche settimane dalla ripartenza del campionato. La lesione al polpaccio lo ha tenuto fuori per circa un mese ed in quei 35 giorni la mancanza in rosa di un altro attaccante di livello si è sentita. Domenica scorsa, dopo aver fatto l’ennesimo show a Napoli, si è nuovamente fermato ancora per un infortunio muscolare. Questa volta la lesione è alla coscia e, nonostante le sue parole rassicuranti, il Milan di certo non forzerà il recupero.
Ecco che si ripropone dunque un’assenza forzata che tutti avrebbero preferito evitare e che in un momento come questo Pioli non può proprio permettersi. L’unico centravanti di ruolo in rosa oltre Zlatan è il giovane Colombo che non sembra ancora pronto a fare la differenza e sostituire egregiamente Ibra. Il ragazzo, di soli 18 anni, ha bisogno di tempo per crescere e caricarlo di responsabilità così grandi potrebbe essere controproducente.
L’intervento sul mercato si fa quindi quasi obbligatorio e già da gennaio Maldini e la dirigenza dovranno ovviare al problema per allungare la rosa e renderla ancor più competitiva. Anche per questioni di turnover – Ibra avrà bisogno di rifiatare – la questione attaccante è importante quasi quanto quella che riguarda il difensore centrale.
Due priorità da risolvere obbligatoriamente nella sessione invernale di calciomercato, cercando chiaramente di cogliere più occasioni possibili che potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Concentrandoci sul reparto avanzato i nomi che sono stati fatti sono parecchi, alcuni anche molto suggestivi, che più o meno farebbero davvero al caso del Milan.
I NOMI IN BALLO
Nella lista di Maldini – che di certo si arricchirà da qui a gennaio – oltre ai già citati Luka Jovic, per il quale il Real Madrid chiede tanto, e Mariano Diaz, sempre di casa Merengues ma che sta trovando spazio e ad oggi difficilmente Zidane potrà privarsene, ci sono altri nomi importanti che il Milan può prendere in considerazione.
Uno di questi è quello di Mario Mandzukic che, dopo l’esperienza in Qatar è svincolato e potrebbe ricevere una proposta da un momento all’altro. Proposta che però – stando a quanto riportano le ultime indiscrezioni – non è ancora arrivata all’agente del croato. L’ex Juventus, a 34 anni, ha dimostrato di poter ancora dire la sua e come riserva di Ibra, per carisma e personalità sarebbe perfetto. Quello che non convince è anche per lui la tenuta fisica, con diversi infortuni che spesso ne hanno precluso le prestazioni.
Stessa età – 34 anni – anche per Olivier Giroud, attaccante francese del Chelsea, anche lui in uscita dal proprio club e che potrebbe rappresentare un rinforzo importante per il Milan. Calciatore di grande tecnica oltre a senso del gol che non smette mai di stupire. Nonostante il poco spazio che sta avendo con i Blues non perde occasione di mettersi in mostra e sfrutta alla perfezione ogni singola chance. Di ieri il gol più recente che ha permesso al Chelsea di vincere contro il Rennes al 91′ una partita che si stava complicando più del previsto. Giroud è già stato accostato alla Serie A, prima all’Inter e poi alla Lazio ed anche per il Milan potrebbe essere la scelta giusta.
L’ultimo nome sul taccuino, che come detto da qui a gennaio sarà ancor più ricco, è quello di Arkadiusz Milik. L’attaccante del Napoli la scorsa sessione di mercato è stato ad un passo dalla Roma nell’operazione che avrebbe portato Dzeko alla Juventus. In questo giro di punte, il polacco è rimasto fuori da ogni opzione, con il Napoli che non conta più su di lui ed ha bisogno di venderlo per non rischiare di perderlo a zero. L’occasione è ghiotta per il Milan, un giocatore di soli 26 anni che ha già dimostrato di poter fare bene nel nostro campionato, è praticamente in saldo visti i rapporti con il suo attuale club. Anche per lui le perplessità riguardano la tenuta fisica, con gli infortuni al crociato che lo hanno condizionato negli ultimi anni in cui non ha potuto esprimere al massimo il suo talento.
Sono dunque questi i nomi che si fanno per il tanto chiacchierato ruolo di vice Ibra, la società ci pensa, il Milan deve provare a risolvere il problema già a gennaio se non vuole rischiare nulla e continuare la sua corsa.