Calhanoglu sì, Calhanoglu no: la differenza è abissale e Pioli lo sa, ma questo Milan deve ovviare all’assenza del proprio numero 10. Se nelle partite meno di cartello il tutto viene nascosto da assoli individuali e di squadra, contro le grandi squadre c’è bisogno anche delle giocate del fuoriclasse. Quelle che sono mancate contro l’Atalanta, partita nella quale si è cercata un’altra soluzione, quella di Meite trequartista, non andata a buon fine.

Archiviata la gara mai giocata davvero contro i bergamaschi, testa alla prossima. I quarti di finale si avvicinano e dinanzi ai rossoneri ci saranno i cugini nerazzurri, in quello che potrebbe diventare un derby spartiacque. Da una parte, in caso di vittoria del Milan, l’Inter finirebbe il resto della stagione con una sola competizione. Un mini-fallimento. Dall’altra, in caso di vittoria nerazzurra, la squadra di Pioli andrebbe incontro a due sconfitte pesanti nel giro di 4 giorni. Una batosta che potrebbe portare della negatività in un ambiente sinora molto positivo. Del derby di Coppa Italia ne abbiamo parlato anche oggi nel nostro editoriale. In questo momento ci focalizziamo più sull’aspetto tecnico e di uomini. Nello specifico parleremo della trequarti che potrebbe essere schierata contro l’Inter.

Trequarti cambiata in toto?

Castillejo-Meite-Rafael Leao. Questi i tre uomini a supporto di Ibrahimovic nel match di sabato contro la Dea. L’esperimento dell’ex Torino in posizione avanzata non ha pagato, se non nei primi minuti di gioco, gli unici nei quali i rossoneri hanno effettivamente creato grattacapi, a partita aperta, alla porta di Gollini. Pioli voleva dare più fisicità alla squadra inserendo il francese, probabilmente anche per le caratteristiche, considerate non affini per l’avversario, di Brahim Diaz. Lo spagnolo ha poi dimostrato una verve differente ed è stato, al termine del match, uno dei migliori del Milan. Per quel che riguarda i due esterni, Castillejo non ha inciso né in fase offensiva né in quella difensiva, lasciando spesso Calabria in balia di Gosens e Zapata, quando il colombiano si allargava. Il portoghese, dopo un inizio illuminante, si è via via spento, fino alla sostituzione e l’entrata in campo di Rebic.

Saelemaekers-Brahim Diaz-Rebic. Questi i tre uomini che potrebbero essere schierati dall’inizio contro l’Inter. Un reparto interamente rivisitato e fresco, pronto a pungere i cugini. Il belga, reduce dalla squalifica rimediata ingenuamente a Cagliari, vorrà riscattarsi in tutti i modi e nel derby di campionato ha già dimostrato di poter far male agli avversari. Brahim Diaz, come detto, ha offerto una buona prestazione contro l’Atalanta, colpendo anche un palo esterno. Dovrebbe aggirarsi dalle parti del regista interista, Brozovic o Eriksen. Se si trattasse del danese, lo spagnolo avrebbe modo di sfruttare le sue insicurezze, sia per il ruolo nuovo che per il fattore mentale. Potrebbe rivelarsi una vera e propria spina nel fianco. Infine il croato con la maglia numero 12, il quale ha saltato il derby del 17 ottobre causa infortunio al gomito sinistro. Ricomporrà l’out mancino che ha fatto le fortune del Milan per tante e tante partite. Qualunque sia l’avversario, il duo Hernandez-Rebic è pronto ad arare la fascia. Poi, se al centro ci fosse anche il connazionale con la numero 9…