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Il Milan conclude la tournée USA: chi sale e chi scende dopo le tre amichevoli americane

Nella notte italiana si è conclusa con la terza sconfitta di fila la tournée americana. Qualcuno potrebbe pensare al peggio, ma le amichevoli giocate contro Real Madrid, Juventus e Barcellona portano al Milan diversi spunti interessanti. Ecco quali individualità hanno colpito in positivo ed in negativo.

CHI SALE

  • Ruben Loftus-Cheek, un armadio a quattro ante. Ottima progressione palla al piede e sicurezza tecnica nonostante il fisico. Può dare ancora di più, ma da mezzala destra con licenza di attaccare (da finto trequartista) ci piace. In forma campionato può essere un Milinkovic-Savic 2.0.
  • Christian Pulisic, caparbio in dribbling. Provato a sinistra, ottimo. Provato a destra, da studiare. Nel corso della stagione Leao sarà il titolare, e si deve guadagnare posizioni nella staffetta con Chukwueze. Colpisce soprattutto la sua innata spinta in velocità. 
  • Rade Krunic, ago e filo. Dispiace l’idea di poterlo perdere, perché sta diventando un giocatore imprescindibile. Sulla linea mediana ha fatto da lavatrice, prendendo i palloni sporchi per ripulirli, ed in costruzione si è affidato alle geometrie già conosciute degli schemi milanisti.
  • Tijjani Reijnders, il migliore della tournée. Nei primi sprazzi in rossonero si avvicina alla rete contro il Real Madrid, poi diventa sempre più importante nelle ripartenze. Si butta sempre avanti. Sfiora la rete anche contro i blaugrana.
  • Malik Thiaw, capobranco della difesa. Ha preso la gerarchia e l’ha ribaltata. Gol contro la Juve e soprattutto sicurezza nelle insicurezze di Tomori. Anche se contro il Barcellona ha perso spesso e volentieri Araujo.
  • Luka Romero, quanto picchia. Sorprendente nel gol contro il Real Madrid, ma soprattutto eccezionale a prendersi il pallone contro avversari ben più grossi di lui. Tecnicamente efficace, sarà senza dubbio la rivelazione del futuro milanista.
  • Olivier Giroud, sempreverde. Già dalla prima partita ha mantenuto il piede caldo, mostrandosi pericoloso contro Lunin. Poi ha segnato ai bianconeri, proprio come a maggio, ma non si è fatto vedere contro il Barcellona. Bravo, alla sua età non ce ne sono parecchi di attaccanti così attivi.

CHI SCENDE 

  • Simon Kjaer, anche per questioni extra-campo. È evidente il ritardo di condizione, e la leadership persa nelle famose gerarchie difensive è un altro segnale di una possibile cessione dopo 3 anni stupendi in rossonero. Potrebbe ancora dare tanto, però.
  • Junior Messias, sfortunato. Nell’amichevole contro il Real Madrid si fa male e verrà rivalutato in Italia, ma ha sbagliato più di qualche scelta contro i blancos. Potremmo non rivederlo mai più in maglia rossonera, non una buona conclusione per la sua avventura milanista.
  • Alessandro Florenzi, l’età si sente. Il terzino è spesso protagonista di 1 contro 1 persi, ma la sua voglia di fare si nota. Giocatore tecnicamente valido che ha fatto il suo tempo. Fa piacere rivederlo in campo con continuità.
  • Charles De Ketelaere, non una novità. Il belga viene impiegato in posizioni tattiche nuove, ma convince sempre meno per mancanza di verve. Bravo, ma servono più attributi per giocare nel Milan. E speriamo tutti che li tiri fuori. Segnale importante il mancato utilizzo contro il Barcellona.
  • Theo Hernandez, questa non è Ibiza. Il francese può e deve dare di più, ma è arrivato negli Stati Uniti in versione vacanze. Bene in contenimento, ma manca la sua esplosività. Su di lui, però, nessun dubbio: tornerà a sgaloppare.

CONCLUSIONI 

In generale, nessuno ha fatto davvero male. La squadra di Pioli può contare su grandi protagonisti ed ottime riserve, quelle che sono mancate la scorsa stagione. Un applauso va fatto ai giovani, entrati sempre con il piglio giusto. E poi ci sono delle situazioni equilibrate, ovvero giocatori che hanno dato sì e no. Leao per esempio si è mostrato tecnicamente al top, ma non è stato incisivo alla sua maniera, dando meno di quanto ci si aspettasse. Oppure Tomori, bene contro il Real Madrid ma spesso disattento e qualche volta goffo. Eppure segnali positivi ne dà. 

Il Milan torna in Italia, ed ora arriverà una serie di amichevoli a Milanello, con diversi test prima dell’inizio della Serie A. A Bologna probabilmente non ci sarà il Diavolo nella sua versione top, ma sarà importante studiare ogni piccolo dettaglio per arrivare alla seconda stella, obiettivo più che raggiungibile vista la qualità della squadra.

Ruben-Loftus-Cheek-Tijjani-Reijnders-Noah-Okafor-Alexis-Saelemaekers-Luka-Romero (Photo Credit: AC Milan)
Ruben-Loftus-Cheek-Tijjani-Reijnders-Noah-Okafor-Alexis-Saelemaekers-Luka-Romero (Photo Credit: AC Milan)

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