In un momento tornato particolarmente difficile per il nostro Paese, ecco lo stop del campionato e delle Coppe Europee a causa degli impegni delle Nazionali. Inutile negarlo, gli impegni degli Azzurri di Mancini non scaldano i cuori dei calciofili italiani. Ciò nonostante la Nazionale sia tornata a raccogliere ottimi risultati, a tre anni dalla tremenda disfatta contro la Svezia che ci costò il Mondiale 2018. Queste soste, poi, risultano spesso parecchio indigeste ai tifosi rossoneri. Puntualmente – in mancanza di calcio giocato – tornano infatti ad emergere i “report” che si interrogano su chi sia il vero proprietario del Milan, oppure le voci di addii illustri nella rosa rossonera.
Tour de force, dieci gare in trentuno giorni
Dal prossimo weekend tornerà la Serie A ed inizierà un vero e proprio tour de force per le compagini impegnate nelle competizioni europee, Milan compreso ovviamente. Napoli, Lille, Fiorentina, Celtic, Sampdoria, Sparta Praga, Parma, Genoa, Sassuolo, Lazio. Dieci partite in trentuno giorni: una ogni 72 ore, in altre parole. In pratica, in questo mese i ragazzi di Pioli non potranno quasi mai allenarsi con sedute regolari, se si tiene conto che nella stragrande maggioranza dei casi la seduta di scarico del giorno dopo precederà la rifinitura del giorno prima.
Tour de force, chissà che Elliott…
Eppure, è tra queste mille difficoltà il Milan dovrà dimostrare di poter stare nei piani alti della classifica fino alla fine. Il 23 dicembre, intorno alle 22.45, sapremo se i rossoneri possono davvero trasformare il sogno scudetto in realtà. E’ inevitabile, infatti, che stazionare nelle prime posizioni del campionato potrebbe convincere ancora di più la proprietà americana a dare vita ad un mercato importante nel corso del mese di gennaio. Chissà che Elliott, vedendo il Milan lì in alto, non allenti un po’ i cordoni della borsa ed oltre al difensore centrale – che arriverà a prescindere – non regali a Pioli qualche altro rinforzo di qualità. Ma stiamo correndo troppo. Prima bisognerà fare più punti possibili in campionato, ed ovviamente passare il girone di Europa League. Pioli (a proposito, buona guarigione mister!) dirigerà, Ibra trascinerà. Trentuno giorni per capire dove può arrivare questo Milan bello e giovane.