Un futuro ancora da scrivere, rigorosamente con la maglia rossonera, quella che ha amato sin da bambino. È stata giustamente raccontata come una love story quella tra Sandro Tonali ed il Milan. Dalla passione per i colori, a quella per il suo idolo, Rino Gattuso, ex allenatore e bandiera del club. Poi la scelta del numero 8, sempre nel segno del suo mentore.
Una stagione a luci e ombre fino a questo momento, con ottime prestazioni qua e là ed ogni tanto alcuni scivoloni. Nulla di cui preoccuparsi, perché i dirigenti lo sanno: Sandro Tonali è e sarà il futuro del Milan per molto tempo.
Il percorso e la stagione particolare
Viviamo in un periodo molto particolare, soprattutto fuori dal mondo calcistico. Ciononostante la situazione tocca anche questa realtà ed il Milan, così come le altre squadre, lo ha toccato con mano. I tanti infortuni, le positività al virus, gli impegni ravvicinati per la maggior parte della stagione: tutti aspetti che abbiamo imparato a conoscere.
Per quel che riguarda il giocatore ex Brescia, lui è uno di quelli che ha subito maggiormente questa vicenda. Perché? La ragione è semplice: gli è stato chiesto di fare in tempi rapidissimi un salto enorme, dal Brescia al Milan. L’assenza di Bennacer per gran parte della stagione gli ha affidato le chiavi del centrocampo rossonero e, nelle idee di Pioli e della società, si ha aveva in testa un’integrazione molto più graduale.
A ciò va aggiunta la solita questione della preparazione estiva, iniziata in ritardo e fatta in fretta e furia. L’ambientamento a Milanello, la conoscenza dei nuovi compagni, la scoperta della grande realtà Milan dall’interno, l’adattamento all’idea di gioco di Pioli: un mix di fattori che richiedono tempo affinché possano essere affrontati nel migliore dei modi.
Il Milan conosce il valore di Tonali
Il Milan ci ha abituati in questi anni di proprietà Elliott a non spendere tanto per fare. Gli investimenti sono ragionati nel dettaglio e se vengono fatti è perché ne vale la pena. Sandro Tonali non è un fenomeno, forse non lo sarà mai, ma ha un potenziale enorme che già ha dimostrato in parte nelle stagioni al Brescia e, a tratti, in questa prima al Milan.
Troppe volte si sono sprecati i paragoni con Andrea Pirlo: nulla di più diverso. Forse l’aspetto fisico lo può ricordare, ma in campo il giocatore è tutt’altra cosa. Per intenderci: è forse più uno alla Kessie che uno alla Bennacer. Uno che garantisce strappi in campo, ma capace anche di dare geometrie. Il club rossonero sa che dovrà migliorare ancora tanto, sotto diversi aspetti, in primis la continuità. Anche in zona rete dovrà diventare più incisivo, perché i gol dei centrocampisti, come dimostra la stagione del numero 79 ivoriano, fanno la differenza.
Qualcuno discute il suo valore, ma il Milan si tiene stretto il suo diamante grezzo. Il prossimo anno sarà quello della crescita, non per forza l’anno verità. I giovani talenti, sì perché ha solamente 21 anni, si aspettano e si coltivano col tempo. Sandro Tonali saprà sorprendere ancora una volta, senza proclami, ma con la tranquillità e dedizione al lavoro.
