Il Milan si è visto assegnare dal mensile Vita il premio di squadra migliore per qualità e quantità dei progetti di responsabilità sociale della scorsa stagione. Per arrivare alla classfica, la rivista ha tenuto contro di cinque parametri: approccio strategico al tema, continuità di intervento, approccio multistakholder, attenzione alla comunicazione, strumenti di rendicontazione. Martino Roghi, Csr & sustainability manager dei rossoneri, ha commentato così questo premio:
“Siamo molto contenti. È un riconoscimento importante per gli sforzi che il club fa nella sostenibilità in tutti i suoi aspetti: ambientale, economico e soprattutto sociale. E particolarmente orgogliosi perché siamo stati premiati per l’impegno continuo nel tempo e non per iniziative spot. Abbiamo sintetizzato i nostri valori nel “Manifesto RespAct”, con tutti quei principi che secondo noi possono contribuire a una società migliore. Come l’inclusività. Il Milan ha 500 milioni di tifosi nel mondo, vogliamo garantire a tutti l’accessibilità. Da anni siamo all’avanguardia per abbattere tutte le barriere sia fisiche che digitali. Siamo stati il primo club in Italia a proporre il programma di audiodescrizione per tifosi non vedenti e ipovedenti per permettere alle persone cieche di godersi la partita allo stadio. E i primi a rendere accessibili ai tifosi sordi i contenuti digitali, come i video o le interviste. Con il nuovo stadio poi potremmo trovare ulteriori soluzioni rispetto ai problemi strutturali di San Siro”.
Roghi ha poi concluso: “Siamo presenti nelle scuole e negli ospedali. Collaboriamo con gli oratori e il Csi. E poi abbiamo Fondazione Milan, quest’anno è giunta al suo 20° anniversario, che svolge un ruolo importante per giovani con disabilità e persone a rischio di emarginazione. Oltre all’aiuto concreto nelle situazioni di emergenza, come durante la pandemia, il conflitto in Ucraina e l’alluvione in Romagna”.