Il Milan ’21/’22 proverà a migliorare il posizionamento in classifica ottenuto lo scorso anno e per farlo si affiderà ad alcune varianti a cui sta studiando l’allenatore Stefano Pioli. I rossoneri sanno che un ruolo molto importante, per non dire fondamentale, il prossimo anno lo avranno le sostituzioni e gli uomini che saranno chiamati ad entrare in campo dal Mister rossonero. In un preciso momento storico dove le sostituzioni sono passate da essere 3 a 5, si può ben capire il peso e l’impatto che potrebbero avere nell’arco di tutto il campionato. Oltre a questo il Milan potrebbe apprestarsi a modificare il suo schema tattico in corso d’opera e a affidarsi al Piano B, ovvero il cambio modulo.

LA GESTIONE DELLE SOSTITUZIONI

I rossoneri sono chiamati nella prossima stagione a migliorare il risultato finale in Campionato e ad andare avanti il più possibile in Champions League. Per farlo i rossoneri non dovranno affidarsi solamente ai “titolarissimi”, ma dovranno trovare forze fresche dalla panchina, che poche gioie ha regalato nella scorsa stagione. La gestione delle sostituzioni infatti se usate nel migliore dei modi potrebbero fare la differenza e regalare ai milanisti quelle ambizioni da scudetto che a Milanello sembra ancora essere una parola tabù.

LA VARIANTE TECNICA, UN’ARMA DA SFRUTTARE

Avere più frecce nel proprio arco vorrà inesorabilmente dire avere maggiori speranze di vittoria e questo mister Pioli lo sa benissimo. Il tecnico rossonero sarà libero di esprimere tutta la propria fantasia e di scatenare il “roster” di cui dispone. Uomini come Rebic, Leao, Giroud e anche Pobega dovranno dare il loro contributo a gara in corso. La velocità e l’imprevedibilità degli esterni d’attacco di sinistra saranno armi fondamentali per provare a spaccare le partite dove i rossoneri faranno più fatica.

Anche per questo Maldini e Massara hanno voluto regalare all’allenatore parmense Olivier Giroud. Il centravanti transalpino, abile non solo nel gioco con i compagni, potrà tornare molto utile soprattutto quando ci sarà da alzare qualche cross in area, dove molto spesso i rossoneri hanno fatto fatica. Fresca, brillantezza e tecnica la faranno da padrone nell’arco dei 90 minuti e questo a Casa Milan lo sanno bene.

IL CAMBIO DI PELLE DEL MILAN DI STEFANO PIOLI

Le partite ormai si vincono grazie agli innesti dalla panchina, è un dato di fatto e le 5 sostituzioni hanno per forza di cose cambiato questo sport.  Non solo a livello individuale, ma come stiamo vedendo anche in queste ultime amichevoli, anche e soprattutto a livello tattico. Il Milan sta provando in questi giorni ad apportare il Piano B, che veniva imputato ad Antonio Conte la scorsa stagione.

Il modulo di partenza era e rimane ancora oggi il 4-2-3-1 visto i risultati che ha saputo regalare in questo ultimo anno e mezzo. Questo non vuol dire che rimarrà tale per tutto l’arco della partita. In un campionato difficile come quello nostrano e dove gli avversari sono preparati tatticamente, la variante impazzita potrebbe proprio essere il cambio di modulo a gara in corso. Pioli ha mostrato nella partita amichevole contro il Modena una novità assoluta, ovvero il cambio della difesa che da 4 passava a 3 con Gabbia, Romagnoli e Tomori che rimanevano bloccati e con Theo Hernandez che scalava da esterno a centrocampo con Saelemaekers sull’altra fascia.

L’ultima amichevole con il Valencia invece ha mostrato come il mister rossonero stia pensando di poter passare a partita in corso al 4-4-2. Contro gli spagnoli si sono visti in campo per l’ultima mezz’ora di partita Rebic e Giroud in attacco. Con il rientro sempre più vicino di Zlatan Ibrahimovic potremmo abituarci sempre di più a vedere un Milan con in campo le 2 punte.