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Lo Slavia Praga in dieci non crolla: tra una settimana il Milan dovrà difendere il 4-2

Nonostante settanta minuti in superiorità, il Milan non chiude il discorso qualificazione all’andata: con lo Slavia Praga termina 4-2.

Milan-Slavia Praga, primo tempo

Pioli si affida agli uomini che in questo momento evidentemente gli danno più garanzie, cambiando un solo uomo rispetto alla vittoriosa trasferta in casa della Lazio: dentro Reijnders al posto di Bennacer. Modulo speculare, il 4-2-3-1, per lo Slavia Praga, con Chytil terminale offensivo. Partita che inizia su buoni ritmi, e dopo nemmeno due minuti c’è già il primo giallo, ed è pesante: è per il diffidato Florenzi, che dunque salterà la sfida di ritorno, in programma tra una settimana in Repubblica Ceca. Al decimo la prima occasione della gara: ottima punizione dal limite dell’area conquistato da Giroud, alla cui battuta va Florenzi, con la palla che supera la barriera ma non scende abbastanza. Lo Slavia Praga non ha intenzione di fare partita esclusivamente difensiva, e si rende pericolosa prima con Diouf, che tutto solo manca la conclusione al volo e poi con il tiro fuori misura di Doudera. Al 26° l’episodio che indirizza la gara: Diouf interviene con il piede a martello su Pulisic e si becca il rosso diretto.

Negli ultimi dieci minuti, la partita si infiamma: il Milan passa in vantaggio con Olivier Giroud, rapace a fiondarsi di testa sul tiro-cross di Leao. Passano due minuti, tuttavia, e lo Slavia pareggia: il corner di Masopust viene allontanato corto dalla difesa rossonera, al limite dell’area spunta Doudera che calcia al volo trovando il palo lontano, con Maignan che riesce solo a sfiorarla. Il Milan, dunque, si lancia all’arrembaggio alla ricerca del nuovo vantaggio, trovando due volte Stanek a negarglielo prima su Leao e poi soprattutto su Gabbia, il cui colpo di testa viene tolto dall’angolino da un miracolo del portiere ceco. Che, però, capitola al 44°: angolo corto di Florenzi, che serve Tijjani Reijnders, il quale dal limite dell’area lascia partire un destro secco a fil di palo. Nel primo dei due  minuti di recupero, il Diavolo trova anche il tris: ottimo angolo di Florenzi, a centro area Ruben Loftus-Cheek svetta sul marcatore e non lascia scampo a Stanek. E’ il gol che manda il Milan negli spogliatoi sopra di due gol.

Milan-Slavia Praga, secondo tempo

Ci sono due volti nuovi al rientro dagli spogliatoi: Pioli lascia negli spogliatoi Florenzi e Gabbia e manda in campo Calabria e Tomori. Il Milan, sfruttando l’uomo in più, prova a blindare la qualificazione: a centimetri dal tris ci va Rafa Leao, che mira al palo lontano sull’assist di Theo Hernandez, con la palla che esce di poco. Il Milan tiene il possesso palla senza affondare e al ventesimo concede allo Slavia Praga il secondo gol in inferiorità numerica: punizione dalla fascia sinistra, una sponda dell’ex Torino Zima trova tutto solo il neoentrato Schranz che incrocia il destro e fredda Maignan. Mentre lo Slavia è ancora ad esultare, Pioli toglie Loftus-Cheek e inserisce Jovic, passando al 4-2-4. La gestione dei questo secondo tempo del Milan è francamente imbarazzante: nonostante l’uomo in più, i rossoneri non creano praticamente nulla, ed anzi lasciano anche spazi allo Slavia: a dieci dalla fine, Kjaer svirgola il pallone in area, con la palla che arriva a Provod, sul cui tiro si immolano Calabria e Tomori. Il Milan torna a calciare verso la porta al minuto 84: assist di Leao per Jovic, che gira con il sinistro mandando a lato. Un minuto dopo, il Milan cala il poker: fa tutto Leao, che si fa beffe del marcatore e poi supera con un scavino Stanek, anche se il gol viene assegnato a Christian Pulisic, che tocca il pallone prima che varchi la linea. Negli ultimi dieci minuti, recupero compreso, il Milan non riesce ad incrementare il vantaggio e così tra una settimana alla Fortuna Arena di Praga sono due i gol da difendere.

Milan: Tijjani Reijnders (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Tijjani Reijnders (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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