Ci siamo, la stagione del Milan è ormai arrivata ad uno snodo cruciale. 10 gare al termine del campionato, con aspettative altissime, per un gruppo che ha saputo sorprendere, convincere ed entusiasmare. Gli ottimi risultati contro le big, hanno permesse alla squadra di Pioli di restare al vertice della classifica, e le prossime settimane si prospettano molto intense.
Una tabella di marcia che, probabilmente, avrebbe meritato ancora più margine di distacco nei confronti dell’Inter, seconda, e del Napoli, appena battuto – meritatamente – al Maradona. Le ultime stagioni, ci hanno sempre dimostrato che gli scudetti si vincono a Marzo/Aprile, e nonostante il poco distacco nei confronti dei nerazzurri, che dovranno ancora recuperare la sfida contro il Bologna, il Milan può realmente pensare di dare una scossa al torneo. Per la prima volta in stagione, Stefano Pioli vedrà fuori il solo Simon Kjaer, leader della retroguardia rossonera, ma potrà contare nei rientri di Ibrahimovic e Romagnoli, che saranno fondamentali nel percorso finale.
Andiamo, dunque, ad analizzare le prossime sfide del diavolo:
Empoli, Cagliari, Bologna, Torino e Genoa: 5 gare potenzialmente alla portata, ma che nascondono insidie. A partire da sabato, con la squadra di Andreazzoli pienamente in zona salvezza, forse tra le sorprese della Serie A, che fa del bel gioco la propria identità. Nell’ultimo match affrontato, i toscani si sono dimostrati pronti anche ad una gara fisica e al sacrificio, e sicuramente vorranno dimostrare di potersela giocare contro il Milan. Delicata, invece, la sfida contro i sardi del Cagliari. Mazzarri è riuscito ad imprimere cattiveria e carisma alla squadra, uscendo momentaneamente dalla zona calda della retrocessione che è, però,ancora vicina. Bologna e Torino saranno già salve, ma venderanno cara la pelle, come giusto che sia, nonostante non possano raggiungere obiettivi maggiori. Il Genoa, infine, potrebbe non avere speranze di salvezza, tra 5 gare, a causa della troppa distanza dalla quartultima. Blessin, oltre al pareggio con l’Inter, non ha portato la squadra ad uno step necessario per rimanere in Serie A, non creando occasioni, e segnando pochissimo.
È chiaro che questo sta diventando uno dei tornei più difficile e meno scontato degli ultimi anni. Pioli e la squadra dovranno cercare di ottenere i tre punti, pensando gara dopo gara, consapevoli di essere più forti, di avere un ottimo gioco, di poter mostrare imprevedibilità e compattezza. Ma non dovranno esserci cali di tensione, o fisici, perché ora tutti stanno correndo, e non è permesso un passo falso. Chiudere definitivamente la pratica per la qualificazione in Champions League, facendo un filotto di risultati utili (meglio se vittorie), e provare ad arrivare alla sfida contro la Lazio con le idee molto chiare: provare a tornare campioni d’Italia, sigillo di una maturazione completa, o rinviare, per l’ennesimo anno, tutto alla stagione successiva. Ma ora le possibilità ci sono, e sono anche concrete. Il Milan ha i giocatori giusti per vincere, i campioni che hanno alzato trofei, i talenti che possano illuminare le giocate decisive. Caro Milan, se non ora, quando?
