Bene ma non benissimo. Si può riassumere così il 2021 del Milan. Un anno intenso e difficile che ha sentito risuonare la musichetta della Champions dopo tanto tempo e che soprattutto ha saputo dare la continuità necessaria a Pioli e a i suoi ragazzi per lottare stabilmente per le prime posizioni di classifica.

Un 2021 che però tra tante cose positive ha anche lasciato qualche campanello d’allarme. Il primo riguarda le sconfitte. Rispetto al 2020, dove se n’erano registrate solamente 2, quest’anno ne sono arrivate addirittura 10. Un numero importante che – ad un certo punto del campionato scorso – ha rischiato di compromettere anche il cammino per il quarto posto. Il bottino però rimane comunque di tutto rispetto, perché le vittorie sono 27 in 43 partite disputate e 6 i pareggi.

Il secondo campanello d’allarme, che continua tuttora a far accendere la spia del motore di Pioli, è quello relativo ai gol subiti. Nel 2021 le reti incassate sono in tutto 49, ma il dato preoccupante è soprattutto quello dell’ultimo periodo. Tra novembre e dicembre il Milan ha subito in Serie A 12 gol in 8 partite, una media di più di un gol a partita. In totale in campionato sono 22, qualcuno in più rispetto a Napoli e Inter che ne hanno subiti 14 e 15. La differenza sta proprio qui: il Milan è la quinta difesa del campionato, dietro addirittura a Juventus e Roma che hanno una decina di punti in meno dei rossoneri.

Tutti aspetti da correggere, migliorare e soprattutto ribaltare per poter ambire allo scudetto. In Serie A storicamente vince chi subisce meno ed anche quest’anno i binari sembrano essere quelli: per salire su questo treno il Milan deve invertire la rotta e ritrovare la solidità difensiva. Che siano questi i propositi per il nuovo anno?